ROMA – Sono stati tanti i rivali in carriera per Valentino Rossi, ma forse il dualismo più sentito, anche a livello mediatico e perché arrivato con un connazionale, è stato quello con Max Biaggi. “Secondo me la nostra rivalità non è frutto del caso – ha confermato Biaggi a DAZN nel documentario RiVale – ma hanno fatto in modo che si incendiasse. Io non ho scelto il ruolo del cattivo, come Rossi quello del buono. Ci siamo fatti un po’ usare da questa rivalità arrivando a una situazione non tanto piacevole. Era diventata una pressione troppo alta, a me sicuramente qualcosa ha levato”.
Simpatico l’aneddoto raccontato dal romano sull’incontro avvenuto in ascensore a Motegi, nel momento di massima tensione tra i due. “Ci siamo incontrati a Motegi, durante l’apice della nostra rivalità. Io ero esausto, la rivalità iniziava a pesarmi. Per caso eravamo nello stesso albergo e ci siamo trovati in ascensore io, il mio fisioterapista e lui. Ad un certo punto ho spinto lo stop stop, ho guardato il mio fisioterapista e poi Valentino e gli ho chiesto ‘ma perché mi rompi tanto? Che ti ho fatto?’. Lui educatamente rispose: ‘Ma no Max, è la stampa che dice così’. Ero quasi pronto a credergli potevamo gestirla meglio la nostra rivalità”, ha concluso il quattro volte campione del mondo della 250.
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