ROMA – “Ho pianto per tutto l’ultimo giro, non riuscivo a pensare a niente. Avevo perso la possibilità di arrivare nel Mondiale. Ma in seguito Aki Ajo e Red Bull mi hanno dato non solo un team, ma una famiglia. Senza la squadra non sarei nessuno”. Pedro Acosta, in una conferenza stampa organizzata dopo la vittoria del titolo di Moto3, ha parlato delle tante emozioni dopo aver conquistato il successo nella sua stagione d’esordio nel Motomondiale. Il classe 2004 ha stupito tutti fin dalle prime tappe, andando a prendersi subito il primo posto e non mollandolo più.
“Tanta gente parlava di me, e dopo la pausa estiva non è stato semplice riuscire a lottare come prima – ha aggiunto Acosta -. Abbiamo iniziato quindi a pensare di più ai punti, rischiando meno. Da Misano a Portimao abbiamo cambiato qualcosa e siamo tornati nuovamente competitivi, soprattutto in frenata. Alcune volte ho avuto mal di schiena. Questi centimetri in più certo non mi hanno aiutato, anche perché sono sempre ugualmente magro. Sono fiero di aver lottato con questi ragazzi, ho imparato davvero tanto”.
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