Il primo dato che si va ad osservare, quando si analizzano le performance di un mezzo, è quasi sempre la potenza massima. Eppure, c’è un altro fattore in grado di fare la differenza. Lo sanno bene in Mazda, dove da sempre, la leggerezza legata al concetto di sportività è un mantra progettuale. Una filosofia che ha portato alla nascita di alcune delle auto più affascinanti dell’ultimo secolo. Ma anche di concept-car sportive e radicali, capaci di scatenare pruriti racing al primo sguardo, come la spettacolare RX-500 svelata durante il Motor Show di Tokyo del 1970.
Diversa da qualunque cosa vista in precedenza, questo mezzo si sviluppava attorno al motore rotativo 10A, un doppio rotore Wankel da 982 cc, montato sull’asse posteriore, in grado di sviluppare la potenza massima di 247 CV. Non era tanto quest’ultimo dato a sbalordire. Anche la concorrenza europea, infatti, in quel periodo si stava dando da fare (basti guardare alla Mercedes C111, concettualmente molto vicina alla giapponese, anch’essa con un Wankel a bordo, ma con qualche cavallo in più, 350). Il numero più interessante della RX-500, infatti, era quello relativo al peso di appena 850 kg. E chiunque ami la guida sportiva, sa perfettamente quanto il fattore leggerezza sappia regalare in termini di puro godimento al volante. Un’auto capace di raggiungere la velocità massima di 241 km/h.
Scopri il nostro listino di auto usate: occasioni imperdibili con un click!
Altro elemento di fascino di questa aggressiva concept a due posti, con le porte che si aprivano in avanti ad ala di farfalla, era il carattere indiscutibile del design. Le linee futuristiche della RX-500 dovevano rappresentare una sorta di vetrina per la meccanica e le tecnologie a bordo. Un mezzo sportivo a forma di cuneo, dal fortissimo impatto estetico, con motore centrale a trazione posteriore, a cui si accedeva attraverso coperchi ad ali, questa volta di gabbiano. Il design della carrozzeria, tipico di quei tempi, sarebbe diventato presto sinonimo di prestazioni e performance a 360° (basta guardare, ancora oggi, le “macchinine” con cui giocano i bambini).
Sportività a parte, per Mazda questo concept doveva svolgere anche un altro importante ruolo: quello di laboratorio mobile per raccogliere dati preziosi sulla sicurezza stradale. Le luci posteriori multicolore, ad esempio, avevano lo scopo di informare le altre vetture che l’auto stava frenando, curvando o accelerando. A quei tempi, decisamente un’idea innovativa, che faceva presagire il futuro impegno in questo campo, con tecnologie sempre più evolute.
Tutta la gamma Mazda: il listino completo
Il prossimo step per Aurispa Links per la Vita è la sfida con la vicecapolista Ortona, 7a giornata del girone…
Reggio Emilia vince per 3-0 contro Cantù e ritrova una vittoria importante per lo spirito della squadra. Ottiene il titolo…
9ª Giornata And. (24/11/2024) – Regular Season Serie A2 Credem Banca, Stagione 2024 Conad Reggio Emilia – Campi Reali Cantù…
9ª Giornata And. (24/11/2024) – Regular Season Serie A2 Credem Banca, Stagione 2024 RISULTATI MA Acqua S.Bernardo Cuneo-Tinet Prata di…
Perugia, 22 Novembre 2024 Cresce l’attesa per il match tra Allianz Milano e Sir Susa Vim Perugia che domenica andrà…
Il Gruppo LEGO e Formula 1 hanno svelato a Las Vegas la nuova linea di set LEGO che sarà lanciata…