In Stiria l’equilibrio del midfield ci regala un gruppo compatto e serrato

Se dobbiamo parlare di equilibrio e dettagli non possiamo non fare riferimento al primo round che si è disputato fra le montagne della Stiria. Infatti al Red Bull Ring, la forbice di centro gruppo si è ampliata ancor di più rispetto a quanto avevamo visto nei round precedenti. La ridotta lunghezza del tracciato ci ha regalato dapprima una qualifica dai distacchi sottilissimi, ai quali si è aggiunto un buon equilibrio in termini di passo gara che ha fatto si che i dettagli avessero un ruolo determinante. E fra pochi giorni la variabile delle mescole di uno step più morbido che porterà la Pirelli, potranno essere una variante che potrebbe rimescolare le carte.

Nel mondiale di centro gruppo che esclude Mercedes, Red Bull e Ferrari dall’assegnazione del punteggio, la McLaren continua la sua galoppata ottenendo nuovamente il massimo risultato con Lando Norris. Resta un punto interrogativo la poca costanza mostrata finora da Daniel Ricciardo.

Era stato proprio l’australiano ad iniziare il fine settimana in grande spolvero con il secondo tempo nelle seconde libere. Ma se per Norris il weekend è stato tutto in discesa con un’altra delle sue performance sfoggiate in qualifica che gli ha facilitato non poco la condotta di gara, per Ricciardo la storia è stata completamente differente. Su una pista così corta come il Red Bull Ring, i 6 decimi presi in Q1 e in Q2 pesano tanto. Eppure era sembrato che al Paul Ricard, Ricciardo avesse messo un tassello in più al puzzle dell’esperienza con la MCL35M, quando invece i riscontri finali dell’ottava tappa lo fanno uscire a gambe spezzate. Dovrà perciò cogliere l’opportunità della replica fra pochi giorni per provare a ribaltare un riscontro difficile da digerire. Per Norris invece dopo la super qualifica ha avuto una gara lineare senza particolare azione, come già abbiamo visto in più occasioni, una condotta che però porta con sè tanta concretezza.

Per lo Junior Team di Helmut Marko invece è stato un weekend che ha tolto molto di più di quello che avrebbe potuto offrire. Infatti gli ostacoli che si sono frapposti fra i ragazzi di casa AlphaTauri e la condotta del fine settimana sono stati non pochi; a risentirne, il risultato finale. Se per Yuki Tsunoda a prevalere è stata la linearità, senza particolari intoppi e lontano da errori o sbavature, Pierre Gasly è inciampato, non per causa sua, nelle variabili negative che gli si sono presentate di fronte. Sarebbe stato molto interessante avere il francese nella zona più avanzata del midfield, dal momento che un problema al venerdì gli aveva impedito di disputare l’intera seconda sessione di libere, mancando quindi la simulazione del long long run. Il contatto con la Ferrari di Charles Leclerc dopo pochi metri di gara, ha spezzato tutta la curiosità che era suscitata dall’ottimo piazzamento in griglia.

È stato un weekend in salita anche per un’Alpine che aveva lasciato buoni presupposti dopo la prima giornata in pista, quando aveva espresso un buon passo in entrambe le simulazioni di qualifica e gara. La prima doccia fredda è arrivata proprio al sabato con Esteban Ocon, che si è visto subito eliminato in Q1, a discapito di un Fernando Alonso che è scattato invece dalla quarta fila in griglia. La compattezza di una mischia che è stata caratterizzata da un ritmo di gara sul filo dei decimi per la maggior parte dei competitors, non ha favorito una gara all’attacco. “Non penso che avremmo potuto fare molto di più della nona posizione…” ha commentato lo spagnolo a fine gara, menzionando poi il duello con Lance Stroll. Ha però evidenziato anche come il passo non fosse sufficiente per reggere quello delle Ferrari, decisamente più competitivo.

Si può fare un discorso simile anche per l’Aston Martin che nelle prime sessioni aveva confermato il trend di crescita intrapreso nelle ultime gare. A partire dalla qualifica, con il conseguente miglioramento del feeling dei diretti avversari, la lotta è così diventata tirata come abbiamo potuto osservare, con un aumento del coefficiente di difficoltà. Concetto evidenziato nel finale da Sebastian Vettel che nel corso di tutto il GP è stato in lotta per la decima posizione. Zona punti che invece è arrivata per Lance Stroll, che in una gara così serrata si prende il merito di aver tenuto testa all’AlphaTauri di Tsunoda e all’Alpine di Alonso. Nel complesso il team britannico si prepara al secondo round in terra austriaca con la consapevolezza di un feeling con il tracciato trovato velocemente, grazie ad una monoposto che weekend dopo weekend sta dando sempre più fiducia alle due punte.

Se l’Alfa Romeo Racing non ha brillato in un fine settimana su cui aveva riposto una discreta fiducia alla vigilia, a splendere in maniera inaspettata ma non casuale è stata la Williams. Infatti è di dovere sottolineare la tre giorni del team inglese, che già da venerdì aveva dato qualche presagio positivo. Infatti nelle simulazioni del ritmo di gara, i tempi si erano rivelati incredibilmente simili a quelli fatti registrare dai piloti di centro griglia. Le sensazioni sono state confermate poi nella gara vera e propria, quando George Russell si è trovato in ottava posizione nel bel mezzo del trenino di vetture in lotta per le posizioni che contano. Ancora una volta per il giovane inglese la sfortuna ha fatto capolino, stavolta sotto forma di noia tecnica, legata ad una perdita di pressione del motore. Le soste disperate per provare a risanare la situazione non hanno evitato un ritiro che qualora non fosse avvenuto, avrebbe potuto significare un risultato chiave per l’intera stagione.

Classifica piloti

  1. Lando Norris McLaren 187
  2. Daniel Ricciardo McLaren 110
  3. Pierre Gasly AlphaTauri 85
  4. Sebastian Vettel Aston Martin 78
  5. Lance Stroll Aston Martin 76
  6. Esteban Ocon Alpine 65
  7. Fernando Alonso Alpine 65
  8. Yuki Tsunoda AlphaTauri 49
  9. Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 44
  10. Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 35
  11. George Russell Williams 16
  12. Mick Schumacher Haas 4
  13. Nicolas Latifi Williams 1
  14. Nikita Mazepin Haas 1

Classifica costruttori

  1. McLaren 297
  2. Aston Martin 154
  3. AlphaTauri 134
  4. Alpine 130
  5. Alfa Romeo Racing 79
  6. Williams 17
  7. Haas 5

Classifica giri veloci

  1. Lando Norris McLaren 4
  2. Sebastian Vettel Aston Martin 2
  3. Fernando Alonso Alpine 1
  4. Daniel Ricciardo McLaren 1

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/LOfWjc4o_Oc/in-stiria-lequilibrio-del-midfield-ci-regala-un-gruppo-compatto-e-serrato.php

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