F1, Proviamo a dare un senso logico ad un weekend senza Gp (del Belgio)

Tracciare la linea di una domenica senza GP diventa un’operazione ancor più azzardata se si pensa al fatto che la gara belga sulla carta c’è stata, pur ritrovandoci a commentare una classifica che non è altro che quella del sabato sera, arricchita di tutte le penalità del caso. Se i punteggi sono tutt’altro che un motivo per dare validità ad un GP che di fatto non si è disputato, il fine settimana che ha riaperto i giochi dopo la pausa estiva ha comunque lanciato dei segnali, nell’ottica della lotta di centro gruppo.

Ma facciamo un po’ d’ordine. A portare a casa qualche dato incoraggiante in più, è stata l’Aston Martin. Infatti in un singolarissimo fine settimana, il team di Mr. Stroll ha comunque potuto constatare segnali di miglioramento, per quanto si è potuto vedere in pista. Sia nelle sessioni del venerdì sull’asciutto, sia in quelle bagnate del sabato, si è trovato un relativo adattamento nel giro di poco tempo. Questo non può che essere un segnale che rispecchia i passi avanti compiuti, dal momento che nelle prime gare del campionato avevamo spesso parlato di una monoposto instabile che dava diversi problemi di guidabilità ai piloti.

Segnali positivi anche per l’AlphaTauri che ad inizio weekend aveva colpito per la velocità di adattamento ad un tracciato che nel corso delle uniche sessioni asciutte aveva dato parecchi problemi di interpretazione dell’utilizzo delle gomme. Buone interpretazioni che sono arrivate anche nell’unico momento del fine settimana che ha regalato pathos, ovvero in una qualifica in cui Pierre Gasly aveva strappato una terza fila, in seguito ad una tripletta di libere chiuse sempre in top ten.

Dopo il trionfo ungherese che era arrivato in seguito ad un inizio gara sconvolto dalla pioggia, questa volta il bagnato non era il benvenuto in casa Alpine. Il team francese è forse quello meno deluso, dal punto di vista tecnico, dalla corsa mancata. A discapito dei segnali incoraggianti raccolti al venerdì sull’asciutto, nel post qualifica era stato dichiarato come il bagnato poteva essere un ulteriore avversario. Fatica emersa infatti nel lungo sabato pomeriggio dove la nona piazza centrata da Esteban Ocon e la mancata qualificazione per il Q3 da parte di Alonso, avevano reso la qualifica del team francese tutt’altro che brillante.

In casa McLaren, per Daniel Ricciardo è arrivato un sorriso, seppur a metà (per la gara mancata e/o per il punteggio dimezzato), grazie al miglior risultato portato a casa da quando ha iniziato a vestire i panni del team di Woking. Dal momento che nelle sessioni disputatesi in quel di Spa Francorchamps, il feeling con la monoposto era un fattore necessario, il quarto posto con cui ha concluso la qualifica e quindi il weekend, lascia intendere come l’australiano potrebbe aver sistemato qualche tassello. Dettagli che saranno fondamentali anche nel testa a testa con Ferrari che si preannuncia durare fino a fine anno. È un sorriso a metà anche per la beffa che ha visto protagonista Lando Norris, vittima prima dell’incidente che gli ha negato la possibilità di disputare il Q3; della sostituzione del cambio che a conti fatti gli ha negato un sicuro piazzamento fra i primi dieci.

Il dulcis in fundo di questo weekend lo dedichiamo tutto alla Williams che ha risposto presente ancora una volta. Se all’Hungaroring erano arrivati i tanto sperati punti, a Spa è arrivato anche il riscatto definitivo per George Russell, sotto forma di un trofeo vero e proprio. Perché se è vero che le condizioni inusuali sono state determinanti, bisogna sottolineare come la scuderia inglese si sia fatta trovare pronta al colpaccio. Tutto ciò non va considerato una casualità, da un lato infatti c’è la certezza di una monoposto cresciuta e che ha come punto forte proprio il bagnato, dall’altro c’è la dimostrazione indiretta che arriva dai diretti competitors. Team come Alfa Romeo Racing e Haas, anche in condizioni completamente distanti da quelle che siamo abituati ad osservare nei weekend di gara, non si sono scostate dalle loro solite posizioni.

In scia alla decisioni della direzione gara, anche nel nostro mondiale che esclude Mercedes, Red Bull e Ferrari, dobbiamo quindi assegnare metà punteggio, con il massimo bottino che va quindi a George Russell e alla Williams.

Classifica piloti

  1. Lando Norris McLaren 238
  2. Daniel Ricciardo McLaren 159
  3. Pierre Gasly AlphaTauri 130
  4. Fernando Alonso Alpine 113
  5. Esteban Ocon Alpine 105
  6. Lance Stroll Aston Martin 94
  7. Sebastian Vettel Aston Martin 85.5
  8. Yuki Tsunoda AlphaTauri 77.5
  9. Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 52
  10. George Russell Williams 50.5
  11. Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 44
  12. Nicolas Latifi Williams 17
  13. Mick Schumacher Haas 6
  14. Nikita Mazepin Haas 1

Classifica costruttori

  1. McLaren 397
  2. Alpine 218
  3. AlphaTauri 207.5
  4. Aston Martin 179.5
  5. Alfa Romeo Racing 96
  6. Williams 67.5
  7. Haas 7

Classifica giri veloci

  1. Lando Norris McLaren 4
  2. Pierre Gasly AlphaTauri 3
  3. Sebastian Vettel Aston Martin 2
  4. Fernando Alonso Alpine 1
  5. Daniel Ricciardo McLaren 1

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/0cV2t9SCyh8/f1-proviamo-a-dare-un-senso-logico-ad-un-weekend-senza-gp-del-belgio.php

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