Per la seconda gara dell’anno, Pirelli ha nominato C2, C3 e C4 ovvero rispettivamente P Zero White hard, P Zero Yellow medium e P Zero Red soft. Si tratta delle stesse mescole che nel primo Gran Premio in Bahrain hanno consentito un’ampia varietà di strategie.
La nomination è uguale a quella dell’ultima gara disputata a Imola, quasi sei mesi fa, con la differenza che quest’anno la struttura dei pneumatici è cambiata per offrire una maggiore durabilità e consentire l’utilizzo di pressioni più basse a vantaggio di una maggiore resistenza all’overheating.
Nel 2020 sul circuito di Imola si disputò un’unica sessione di prove libere da 90 minuti, mentre quest’anno le tre sessioni di prove libere dureranno un’ora ciascuna.
Le tre mescole scelte consentono molte alternative a livello di strategie e si adattano al meglio sia alle caratteristiche del circuito di Imola sia alle diverse condizioni meteo tipiche della primavera, con la stagione europea che inizia un po’ prima rispetto agli ultimi anni.
Imola è un circuito storico che propone grandi sfide tecniche, con curve e velocità molto diverse da settore a settore che mettono a dura prova tutte le componenti della monoposto. I Team non hanno molti dati a disposizione, visto che dal 2006 si è disputata solo una gara, lo scorso anno, ma in autunno.
La sede stradale piuttosto stretta di questo tracciato rende i sorpassi abbastanza difficili e enfatizza ulteriormente la strategia. Nel 2020, la tattica è stata stravolta dall’ingresso della safety car negli ultimi giri, oltre che da una virtual safety car a inizio gara. Lewis Hamilton (Mercedes) ha vinto utilizzando tutte e tre le mescole disponibili, dopo essere partito su medium. Senza la safety car, la strategia migliore sarebbe stata quella a una sosta per la maggior parte dei piloti, anche a causa del tempo di percorrenza della pit lane, pari a circa 25 secondi.
Nonostante sia stato riasfaltato prima della gara nel 2020, il circuito di Imola (che si percorre in senso antiorario) presenta una superficie a tratti irregolare e alcuni cordoli piuttosto impegnativi per piloti e monoposto.
“Archiviata la prima gara in Bahrain, a Imola portiamo le stesse mescole anche se il circuito ha caratteristiche molto diverse. In questo appuntamento Pirelli sarà title sponsor in rappresentanza del ‘Made in Italy’ e del suo prestigio in tutto il mondo. Anche se l’ultima gara su questo tracciato si è disputata meno di sei mesi fa, le condizioni meteo questa volta potrebbero essere un po’ diverse. Una delle altre novità è rappresentata anche dalla costruzione dei pneumatici, diversa rispetto al 2020. Così come lo scorso anno, pensiamo che i Team possano orientarsi verso una strategia a una sosta, anche a causa del tempo necessario per percorrere la pit lane e per la difficoltà a compiere sorpassi. Nel 2020 la safety car ha influito pesantemente sulla strategia, quindi per la prima gara europea della stagione ci sono senz’altro delle incognite”.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/iTnEOZ6Baio/f1-pirelli-spiega-il-perche-della-scelta-delle-mescole-per-imola.php
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