Il team Mercedes ha incassato una pesante sconfitta nel Gran Premio d’Azerbaijan, mancando la rivincita dopo la vittoria di Verstappen sul circuito cittadino di Monte Carlo. Il team principal Toto Wolff ha parlato di un’insoddisfazione generale che esula dalle prestazioni non eccelse della vettura: “Ci sono molte cose che non stanno procedendo bene come nell’ultimo paio di anni. Sul piano operativo non abbiamo certamente mostrato il nostro lato migliore. Per quanto riguarda la macchina non siamo stati in grado di centrare la finestra d’utilizzo ideale né in qualifica né in gara. Dobbiamo migliorare da subito molti aspetti se vogliamo giocarci davvero il campionato. Non possiamo continuare a perdere punti come fatto a Monaco e Baku. Non è accettabile per tutti noi”.
Il team che ha padroneggiato l’era turbo ibrida si trova sicuramente nella posizione di dover rincorrere un avversario molto solido. Che le Frecce Nere fossero poco brillanti era emerso anche prima del doppio appuntamento cittadino di Monte Carlo e Baku: i difficili test pre-stagionali in Bahrein avevano lasciato spazio a qualche prestazione importante di Lewis Hamilton, con Bottas lontanissimo in gara fatta eccezione per la sfortunata tappa monegasca. La W12 fatica a mandare in temperatura l’asse anteriore e a trasmettere il feeling necessario ai piloti, soprattutto nei primi giri di uno stint, mentre non è raro vedere Verstappen scendere in pista e riuscire subito a collezionare giri veloci con una vettura molto ben bilanciata.
Sebbene i limiti della vettura siano stati talvolta celati dall’esperienza e dalla classe di Hamilton (come del resto fino alla ripartenza di Baku), in altre occasioni il campione del mondo in carica ha commesso errori che non avevano fatto capolino nelle precedenti stagioni. Il doppiaggio frettoloso di Imola, le partenze non eccelse in cui sembra patire l’esuberanza di Verstappen e la riattivazione involontaria del magic button in fase di ripartenza a Baku supportano la tesi di una condotta di gara meno ponderata e regolare rispetto alla storia delle ultime stagioni.
L’altra nota dolente in casa Mercedes riguarda Valtteri Bottas, opaco e impalpabile come mai prima d’ora nella sua carriera in Formula 1. La pole position di Portimao e l’exploit monegasco non bastano a far passare in secondo piano interi weekend trascorsi nelle retrovie – vedi Imola e Baku – oppure condotte di gara non all’altezza di una sfida mondiale come quella con Red Bull. Di fronte alla prospettiva del ritiro, se come trapela al momento non vi sono possibilità di strappare il rinnovo con Mercedes, il pilota finlandese non si sente certamente nelle migliori condizioni per dare una svolta al suo 2021.
Un segnale di ottimismo per quanto riguarda l’aspetto tecnico è arrivato nel consueto debriefing da Mike Elliott, prossimo direttore tecnico della compagine di Brackley. Secondo l’ingegnere inglese, il team potrà ripartire da una promettente teoria emersa nell’ultima sessione di prove libere a Baku per risolvere gli ormai cronici problemi sull’asse anteriore della W12.
In passato, il team dei record ha prevalso sui rivali anche in virtù di una sapiente minimizzazione di problemi ed errori, aspetto ancor più cruciale quando non godi del migliore pacchetto tecnico. Capacità d’insieme che in questo primo scorcio di stagione è mancata alla squadra diretta da Toto Wolff: “Nel complesso non stiamo soddisfacendo le nostre stesse aspettative. È un problema che ci riguarda tutti insieme: Lewis, gli ingegneri, me stesso e tutta la squadra”.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/dE_6PPfS0C8/f1-mercedes-e-le-fatiche-di-questa-prima-parte-di-stagione.php
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