ROMA – “In tutte e tre le giornate tutte le mescole si sono comportate bene e non sono emersi problemi né si sono riscontrati segni di graining ma solo di leggera abrasione sulle mescole più morbide. I tempi sul giro, oltre che dalle condizioni climatiche, sono stati influenzati dai diversi carichi di benzina che ogni squadra ha deciso di utilizzare, rendendo pertanto difficile fare un paragone diretto con i tempi visti nelle prove libere o in gara lo scorso dicembre”. Parla così Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing, a poche ore dalla conclusione dei test ufficiali della Formula 1 in Bahrain.
Isola prosegue nella sua disamina tecnica in vista dell’imminente inizio del campionato, fissato per fine marzo: “In base ai dati raccolti – dichiara -, il divario tra le mescole è difficilmente quantificabile a causa dell’evoluzione della pista. Il più attendibile è quello tra C3 e C2 che approssimativamente è nell’ordine dei 5 decimi, mentre quello tra C3 e C4 è risultato più elevato rispetto al previsto, con la C4 provata da molte vetture in condizioni di pista più veloce. Ora aspettiamo l’inizio della stagione che sarà anche l’ultima con i 13 pollici prima del passaggio nel 2022 ai 18 pollici, per i quali è stata pianificata una serie di test di sviluppo durante l’anno”.
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