Per il Gp del Qatar, che si correrà domenica 21 novembre su una distanza di 57 giri, Pirelli ha scelto le tre mescole più dure della gamma.
Le simulazioni dei team e i dati raccolti da Pirelli indicano che Losail è una pista ad alta severità, con curve impegnative – simile a Silverstone o Mugello – e un asfalto piuttosto abrasivo. Inoltre, il grip può essere compromesso dalla sabbia che arriva dal deserto in cui si trova il tracciato. Considerando anche il fatto che il Qatar è una novità assoluta per la Formula 1, Pirelli ha optato per le tre mescole più dure, in grado di far fronte alle diverse sfide che Losail presenta.
GP QATAR: LE CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO
Il rettilineo di partenza è lungo oltre un chilometro, ma è seguito da una rapida successione di 16 curve a completamento del giro che impegnano costantemente i pneumatici. Queste caratteristiche dovrebbero tradursi in un livello di degrado gomme piuttosto elevato.
Il circuito ha ancora l’asfalto originariamente posato nel 2004, che offre un grip elevato e negli anni è diventato abbastanza abrasivo, così da accentuare usura e degrado. Nonostante la presenza di erba artificiale posizionata in modo strategico per bloccare la sabbia proveniente dal deserto circostante, l’asfalto potrebbe comunque essere molto polveroso, a scapito del grip.
Le curve dalla 12 alla 14 formano una curva a triplo apice verso destra, creando una sorta di unica curva ad alta intensità da 5,2g che si avvicina alla famosa Curva 8 della Turchia, anche se nella direzione opposta.
Quella del Qatar è una delle quattro tappe di quest’anno in cui si corre in notturna, sotto la luce dei riflettori. Di conseguenza, l’evoluzione della temperatura dell’asfalto nel corso del gran premio sarà diversa rispetto alle solite gare pomeridiane, con il rischio di bruschi cali di temperatura durante la gara. Nel deserto, l’escursione termica tra il giorno e la notte è infatti molto elevata. Mentre la gara si disputerà alle 5 del pomeriggio, FP1 e FP3 si svolgeranno con il caldo del pieno giorno, quindi solo durante FP2 e qualifiche si avranno condizioni rappresentative della gara.
Non sono previste gare di supporto e il circuito non è stato utilizzato di recente, perciò la pista non sarà molto gommata quando le monoposto inizieranno a girare. Di conseguenza, l’asfalto potrebbe essere scivoloso all’inizio, per poi subire una rapida ed elevata evoluzione. Ma potrebbe anche essere “resettato” dalla sabbia portata dal vento nel corso del weekend.
due degli ultimi tre appuntamenti del mondiale F1 2021 si correranno su tracciati inediti, in cui la F1 non ha mai corso prima: Qatar e Arabia Saudita. Le gomme nominate da Pirelli per il primo di questi circuiti sono le più dure della gamma. In ottica mondiale, questo potrebbe essere un vantaggio per Mercedes che si comporta sempre molto bene con le mescole più dure.
Fonte: https://www.circusf1.com/2021/11/f1-in-qatar-pirelli-nomina-le-mescole-piu-dure-un-vantaggio-per-mercedes.php
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