ROMA – “Non ci vuole uno scienziato missilistico per capire da dove deriva il nostro vantaggio,basta guardare l’assetto della nostra macchina. Honda ha svolto un grandissimo lavoro, sì, ma in inverno. Abbiamo gareggiato con un’ala posteriore molto sottile e più scarica rispetto a quella Mercedes, per questo siamo stati più veloci nei rettilinei”. Christian Horner, team principal di Red Bull, durante un’intervista ai microfoni del quotidiano spagnolo “As” ha risposto al direttore esecutivo di Mercedes Toto Wolff, che aveva parlato di un’eventuale crescita delle prestazioni in Formula 1 della Power Unit Honda, di cui sono dotate le monoposto della scuderia di Milton Keynes.
La crescita esponenziale della Red Bull è un po’ sulla bocca di tutti dopo gli ultimi successi, quattro di fila di cui tre di Verstappen e uno di Perez. La RB-16 è la prima auto in grado, dopo tanti anni, di mettere davvero in difficoltà la Mercedes, che ora insegue in classifica costruttori e con Hamilton in quella dei piloti.
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