Spa-Francorchamps è una delle piste classiche per eccellenza, sulla quale il pilota può ancora fare la differenza. L’anteprima della Scuderia Ferrari, alla vigilia del Gp del Belgio F1 2021.
Dopo la pausa estiva, il Campionato del Mondo di Formula 1 riparte dal Belgio, che dà il via alla seconda tripletta di gare della stagione. Domenica 5 settembre si correrà infatti il Gran Premio d’Olanda, cui seguirà quello d’Italia a Monza. La gara numero 12 di questa stagione si corre a Spa-Francorchamps, uno dei tracciati più famosi del mondo, che ha ospitato ben 53 delle 65 edizioni del Gran Premio (in dieci occasioni si è gareggiato a Zolder, in due a Nivelles-Baulers, alle porte di Bruxelles).
Spa-Francorchamps è una delle piste classiche per eccellenza, sulla quale il pilota può ancora fare la differenza. La prima frenata, al tornante La Source, è impegnativa perché le vetture devono scendere da 285 a 80 km/h prima di rilanciarsi verso uno dei tratti più celebri, Eau Rouge-Raidillon, una esse in salita molto difficile che porta sul lungo rettilineo del Kemmel. In fondo a questo dritto si entra nella chicane Les Combes, che impone la frenata più violenta. Da qui si scende verso il tornante Bruxelles e si arriva a Pouhon, una rapida curva a sinistra particolarmente impegnativa perché sottopone i piloti ad elevate sollecitazioni, mettendo a dura prova i muscoli del collo. A Stavelot si toccano i freni per l’ultima volta: da quel punto in poi si va in piena accelerazione attraverso Blanchimont per tornare a rallentare solo in prossimità della chicane Bus Stop che riporta sul traguardo.
Gp Belgio F1, dove l’efficienza è regina
Le squadre qui devono lavorare in modo particolarmente attento nel trovare il miglior bilanciamento della monoposto perché la pista presenta caratteristiche molto differenti da un tratto all’altro. E se è vero che la potenza è molto importante – la power unit è sfruttata al massimo per oltre 60 dei 105 secondi che occorrono per completare un giro – lo è anche la guidabilità, in particolare nel secondo settore e in corrispondenza della prima e dell’ultima curva. La velocità di punta è fondamentale per effettuare sorpassi, ma una vettura con poco carico aerodinamico può penalizzare troppo il rendimento nel tratto misto. In Belgio a fare la differenza è dunque l’efficienza della monoposto nel suo complesso. A complicare il quadro della gara delle Ardenne è solitamente il meteo, molto variabile, che può passare dal sole alla pioggia più volte nell’arco della stessa giornata.
GP Belgio F1: Ferrari Stats GP disputati 64 Debutto 1950 (A. Ascari 5°; L. Villoresi 6°) Vittorie 18 (28,12%) Pole position 14 (21,87%) Giri più veloci 19 (29,69%) Podi totali 48 (25%)
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/k14HxwBRKys/f1-gran-premio-del-belgio-la-ferrari-riparte-da-spa-francorchamps.php
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