In quel di Sochi abbiamo assistito ad un weekend tutt’altro che lineare, nel format del fine settimana, che ha visto la cancellazione della mattinata del sabato per condizioni estreme; nel finale di gara, proprio con la pioggia che si è resa protagonista. Proprio questo fattore, entrato a gamba tesa nello scenario di un GP che ci aveva già regalato una buona dose di spettacolarità, ha spaiato le carte in tavola. Il pensiero è andato alla gara ungherese, quando era stato proprio un outsider a trionfare, ma stavolta a prevalere sono state le due maggiori forze in campo. Eppure la situazione in condizioni normali vedeva ancora un team del midfield guidare la gara senza troppe discussioni, così come accaduto in quel di Monza due settimane fa.
La McLaren lascia Sochi con una consapevolezza che va ben oltre il rammarico della seconda vittoria consecutiva mancata per un soffio. Infatti, sebbene Lando Norris abbia dovuto rimandare l’appuntamento con il primo trionfo della carriera, porta a casa la certezza che il gradino più alto del podio probabilmente non è così lontano. Quella vista al parco olimpico russo, non è soltanto una squadra che sta lottando duramente con Ferrari per la terza piazza nei costruttori. È anche un team che dopo anni bui ha concluso il piazzamento delle fondamenta per tornare a lottare al vertice. La tre giorni in Russia infatti ha offerto condizioni parecchio differenti, nelle quali il team di Zak Brown e Andreas Seidl non si è mai fatto intimidire.
La pista umida del sabato è stata la cornice della prima pole nel Circus iridato da parte di Norris, che nelle condizioni di asciutto non ha mai dato immagine di una monoposto costretta a cedere il passo alle vetture più “muscolose”. L’inglese non si è lasciato intimidire dalla super partenza costruita dall’ex compagno di squadra, gestendo gomme e passo per il primo quarto di gara. Ha quindi preparato l’attacco alla prima posizione, riottenuta al primo tentativo di affondo e mantenuta fino a cinque tornate dalla bandiera a scacchi. Si apre poi la parentesi del finale di gara dal sapore di una sprint race dalle condizioni completamente differenti. “Tutto era stato perfetto, ma una decisione ci è costata tutto…”, ha commentato Norris a fine gara.
A prevalere in questo caso l’esperienza di Daniel Ricciardo, che ha capito con immediatezza che la scelta migliore era quella di affidarsi al team. Ciò gli ha permesso di ottenere la prima piazza alle spalle del podio che, sommata alla posizione della qualifica, è un’altra testimonianza di come il processo di maturazione dell’australiano in McLaren abbia raggiunto un ottimo stato di avanzamento. Si tratta quindi di una coppia di piloti completa a bordo di una macchina veloce e versatile, capace di stupire in molte occasioni quest’anno. L’interrogativo in ottica 2022 allora non può che essere: nella prossima stagione il team inglese tornerà ad essere un top team?
Il team che cercava un riscatto dopo la deludente tappa di Monza, dove al GP non aveva praticamente preso parte, non è pervenuto nemmeno in Russia. L’AlphaTauri chiude il weekend con un altro doppio zero, stavolta figlio di prestazioni poco brillanti che hanno condotto a diverse delusioni nel corso del fine settimana. Dopo una qualifica che aveva visto la doppia eliminazione in Q2, in gara il passo in condizioni di asciutto non è stato all’altezza dei diretti avversari, a discapito di quello che era stato mostrato al venerdì. Infatti nemmeno il rocambolesco finale ha permesso alle vetture faentine di guadagnare terreno. Un finale che ha visto persino Pierre Gasly vittima incolpevole di un testacoda provocato da Lance Stroll. Un weekend in cui tutto è andato per il verso sbagliato, così come la scelta di montare le gomme soft a Yuki Tsunoda invece delle intermedie, costringendolo ad un’ulteriore sosta nel giro successivo.
Il mini GP durato cinque giri ha portato tanta confusione anche in casa Aston Martin, che fino alla tornata 47 di 53 occupava le due posizioni di coda della top ten. “È un vero peccato che il cambiamento del meteo ci abbia tolto la possibilità di un buon risultato e tanti punti”, ha affermato Lance Stroll. Il pilota canadese ha mostrato parecchio nervosismo nella fase più delicata della gara, mandando quasi a muro il compagno di squadra, colpendo Sebastian Vettel anche pochi metri dopo il primo contatto, così come Pierre Gasly successivamente. Un nervosismo frutto anche di una qualifica positiva per lui e per il team, grazie alla sua settima casella in griglia, ulteriormente migliorata al via della gara dove era riuscito a risalire fino al quarto posto.
Nervosismo che invece non tocca un veterano come Fernando Alonso che in condizioni non facili spesso si esalta. Lo spagnolo si è reso protagonista nel corso della seconda metà di gara, di una battaglia in pista con Max Verstappen, che lo ha visto prima sorpassato dall’olandese, per poi uscire vincitore dal duello grazie ad una contromossa delle sue. La pioggia del finale ha scompaginato i suoi piani, ma soltanto in lieve misura. Chi ha rilevato diverse difficoltà invece, Esteban Ocon. Il francese non si è detto soddisfatto del passo espresso nel corso del weekend, nonostante una qualifica che aveva aperto qualche spiraglio incoraggiante.
In un fine settimana in cui l’Alfa Romeo Racing non è mai stata nelle condizioni di poter far vedere qualcosa di positivo, è arrivato il miglior risultato stagionale. Kimi Raikkonen ha infatti beneficiato della situazione caotica creatasi negli ultimi chilometri per andare ad agguantare largamente il gruppo dei primi dieci. Zona punti a cui si è aggrappato nel finale anche George Russell. Dopo una straordinaria prestazione in qualifica e un ottimo scatto al via, si è però dovuto arrendere di fronte ad una monoposto che non aveva un passo così sostenuto, scivolando di conseguenza nella seconda metà del gruppo. Il tempismo delle decisioni nelle fasi concitate, ha permesso alla futura punta Mercedes di recuperare diverse posizioni fino alla conquista del quarto piazzamento utile nelle ultime cinque gare.
Nel mondiale che esclude Mercedes, Ferrari e Red Bull dall’assegnazione dei punteggi, la McLaren continua su un altro passo rispetto agli altri team del midfield, buon passo avanti per Fernando Alonso.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/hpoAKiGuEbw/f1-gp-russia-il-finale-di-sochi-non-scoraggia-la-mclaren-che-esce-a-testa-alta.php
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