Inconcepibile. E adesso, anche ridicolo. L’Alfa Romeo riesce nell’impresa di meritarsi un voto basso in pagella anche nel suo miglior fine settimana stagionale. E’ questo il paradosso che resta dal Gp di Città del Messico, teatro dell’ennesimo trionfo di Max Verstappen. Il Team del Biscione si porta a casa l’ottimo ottavo posto di Kimi Raikkonen, ma allo stesso tempo distrugge la gara di Antonio Giovinazzi, vittima della milionesima strategia folle di un Team semplicemente inadeguato. E chissà, magari anche perseverante. Perché quando si oltrepassa il limite, bisogna iniziare a chiamare le cose con il proprio nome.
“Gara rovinata di proposito? Fino ad ora non volevo pensarci, ma…”
Antonio sta iniziando a prendere contatto con la realtà. E lo immaginiamo, non deve essere una buona sensazione. La sua gara era iniziata come meglio non poteva. Partenza perfetta, tanto da ritrovarsi in sesta posizione, persino davanti a Carlos Sainz. Ma anche dopo il sorpasso del ferrarista, Giovinazzi è riuscito a mantenere un ritmo importante, rimanendo ben saldo alla settima posizione. Però se c’è una cosa che questa stagione ci sta insegnando, è che il primo nemico del pilota pugliese è il suo stesso Team. Guidato da un Team Principal che, evidentemente, deve avere qualche problema personale con lui. Altrimenti, un accanimento del genere non si potrebbe spiegare. Come non si può spiegare la scelta di far rientrare il n.99 ai box con così largo anticipo, tanto da finire dietro a Bottas e Ricciardo, che di fatto hanno rovinato la sua corsa. Qualcuno dovrà spiegare una follia del genere, prima o poi.
Sono il classico ragazzo che cerca sempre il lato positivo delle cose. Oggi è impossibile.
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Sometimes it’s simple to look at the bright side, sometimes it’s hard. Today it’s impossible.#MexicoGP #AG99🐝 #F1 pic.twitter.com/2lN3tgn6P6— Antonio Giovinazzi (@Anto_Giovinazzi) November 7, 2021
Il furto del Team italo-svizzero al nostro portacolori riesce persino a oscurare la solida corsa di Iceman. Sì, perché Raikkonen ha disputato un’ottima corsa. Anche lui abile a destreggiarsi nel caos in partenza, a differenza del compagno di squadra è andato più lungo nel primo stint, sfruttando la sua abilità nella gestione delle gomme. Una mossa decisiva ai fini del risultato, che ha permesso a Kimi di avere gomme più fresche nel finale e artigliare un meritato ottavo posto. Ma che, per colpa dell’inadeguatezza di questi personaggi al contesto della F1, passerà tristemente in secondo piano.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/cGI-TVXob8E/f1-gp-messico-alfa-romeo-oltrepassa-il-limite-e-distrugge-la-gara-di-giovinazzi.php
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