Il secondo posto al traguardo di Lewis Hamilton nel Gran Premio dell’Emilia Romagna ha permesso al campione del mondo in carica e a Mercedes di conservare la leadership in entrambe le classifiche iridate. Seppur risicato, il margine in campionato potrà permettere al team di proseguire la controffensiva a Red Bull, al momento punto di riferimento in ogni condizione di pista. Qualsiasi tipo di ragionamento in chiave titolo è certamente prematuro, ma il team dei record è consapevole di avere di fronte l’avversario più forte mai affrontato nell’arco dell’era turbo-ibrida. Max Verstappen è ormai un pilota esperto che riesce ad abbinare il talento cristallino dei campionissimi alla consistenza necessaria per poter ambire a un titolo iridato.
La sconfitta di Imola è maturata a causa di qualche inusuale errore strategico del sette volte campione del mondo. Al via il tentativo di rispondere immediatamente alla super partenza di Verstappen ha servito all’olandese l’assist perfetto per la spallata. I conseguenti danni sull’ala anteriore della W12 hanno complicato la prima parte di gara di Hamilton: Mercedes ha quantificato la perdita di carico aerodinamico in due decimi di secondo al giro. Ciononostante, sul finale dello stint con gomme intermedie Hamilton si trovava in netto recupero su Verstappen. La tendenza è poi proseguita una volta passati alle coperture da asciutto.
L’errore potenzialmente fatale è però arrivato nel corso del 31° giro, quando Hamilton si trovava ormai a poco più di un secondo dal rivale. La troppa impazienza nel doppiare Russell alla Tosa in condizioni di aderenza ancora precarie ha condannato Hamilton a perdere il controllo della vettura ed esaurire la sua corsa contro le barriere. Dopo essere riuscito a ripartire, la safety car e l’esposizione della bandiera rossa in seguito al pesantissimo incidente tra Bottas e Russell hanno permesso al team di Brackley di sostituire l’ala anteriore ormai irrimediabilmente danneggiata. La ripartenza, avvenuta in regime di safety car, ha visto Hamilton rimontare con grande determinazione dalla nona posizione sino al secondo gradino del podio. Il campione inglese ha anche messo a referto il giro veloce, conquistando il punto addizionale.
Nell’analizzare il weekend sul circuito del Santerno trovano riscontro alcune indicazioni raccolte in Bahrein. La comprensione della W12 procede e Mercedes riesce a essere più efficace in gara rispetto alla performance sul giro secco. I punti dolenti riguardano un retrotreno ancora instabile e soprattutto una finestra di utilizzo delle nuove Pirelli che appare molto risicata. A farne le spese sinora è stato soprattutto Valtteri Bottas: all’ottimo feeling delle prove libere è seguita una qualifica a dir poco complessa e una gara corsa in difesa fino all’incidente con Russell. Le difficoltà evidenziate da Bottas in questo Gran Premio ricordano qualche prestazione deficitaria di Mercedes nel 2017 e nel 2018: anche allora un tema ricorrente era il funzionamento degli pneumatici Pirelli.
Se un lato box può guardare con relativa fiducia alla prestazione messa in mostra in queste prime gare, Toto Wolff dovrà anche curare le relazioni esplosive tra i suoi piloti. La battaglia per i sedili 2022 è un fronte molto delicato: l’incidente tra Bottas e Russell, di norma mai così vicini in gara se non per i doppiaggi, e le successive dichiarazioni hanno portato alla luce uno stato di tensione da non sottovalutare. Mercedes ha più volte ribadito di voler definire la coppia piloti del futuro entro l’estate. Hamilton, Bottas e il team sono chiamati alla perfezione per allungare la striscia dei record. La rincorsa al titolo di questa stagione e l’attesa rivoluzione tecnica del 2022, uniti alla decisione sulla line-up del futuro più prossimo, metteranno a dura prova la compagine di Brackley.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/MkUmzM903LE/f1-gp-emilia-romagna-hamilton-impaziente-mercedes-in-versione-diva.php
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