ROMA – Il mondo dello sport vuole riportare il pubblico negli stadi e agli eventi, a oltre un anno dall’inizio della pandemia. Vale anche per la Formula 1, che da mesi ha dovuto adattarsi ai Gran Premi senza pubblico. Ma ora, con l’arrivo dei vaccini, la FIA pensa a riportare i tifosi alle gare, come del resto sta avvenendo anche in altri sport (si pensi alla UEFA, intenzionata a giocare i prossimi europei con gli stadi aperti almeno in parte). Vista la situazione a livello internazionale, però, si tratta di una sfida complicata. “Dal punto di vista di un organizzatore, parlando dellae dei suoi spettatorei, averli presenti sugli spalti è una parte integrante dello sport, ma penso che debba essere fatto in modo sicuro, per non rischiare”, ha spiegato il dottor Paul Rea, nuovo Head of Medical & Rescue della FIA.
“Un altro aspetto è che le linee guida nazionali, da paese a paese, si sono molto semplificate e sono molto più simili rispetto all’anno scorso, perché le persone hanno avuto più tempo per prendere confidenza con le linee guida – ha aggiunto il direttore medico – Riportare gli spettatori sugli spalti in questo sport sarà ancora una sfida, ma vedremo come andranno avanti le vaccinazioni con l’avanzare della stagione e come i governi nazionali allenteranno le loro linee guida. Dal punto di vista delle squadre – ha concluso – quest’anno dovrebbe essere più gestibile rispetto a quello passato, perché tutti hanno familiarità con i protocolli”.
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