ROMA – “Sono responsabile delle operazioni e delle attività in pista, quindi di tutto ciò che accade in pista. Ad Enstone e Viry-Chatillon ci sono più di 1000 persone che lavorano sul telaio, preparano l’auto, il propulsore e, in pista, il nostro lavoro durante i fine settimana di gara è quello di estrarre a pieno potenziale della vettura. È un’enorme responsabilità”. Queste le parole di Davide Brivio, nuovo racing director del team Alpine di Formula 1, ai microfoni della testata francese “Auto Hebdo”. Brivio, reduce dall’esperienza in MotoGp alla Suzuki, ha quindi deciso per un grande cambiamento nella sua carriera professionale.
“In questo momento sarei tentato di dire che probabilmente è più difficile passare dalla MotoGP alla F1 -ha detto Brivio -. Questa è più complessa, con molte più persone. Tuttavia vedo anche molte somiglianze, perché il lavoro di squadra è lo stesso ed i piloti sono simili nel loro atteggiamento. D’altra parte, è molto più complesso in termini tecnici. Ci sono tanti parametri, problemi, questioni aerodinamiche che non hai su una moto. In sintesi, ci sono molte somiglianze tra questi due mondi, ma quello della F1 è più complicato”.
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