Sono passati più di due mesi dall’ultima volta che la Formula 2 è scesa in pista. Quello che si disputerà nella doppietta in medio oriente sarà un vero e proprio mini campionato. La lunga sosta, che ha il sapore di una pausa invernale, lascia diverse incognite legate al rendimento dei piloti. Torneranno infatti ad assaggiare l’asfalto dopo svariate settimane in cui gli unici abitacoli in cui si sono calati, sono quelli dei simulatori.
I primi tre quarti di campionato si erano conclusi in quel di Sochi, in un weekend completamente stravolto dalla pioggia, che aveva causato la cancellazione di una delle tre gare. E parlando proprio di format, quelli di Jeddah e Abu Dhabi saranno gli ultimi due fine settimana in cui la categoria propedeutica di maggior livello disputerà tre gare. Dopo la soluzione sperimentata quest’anno, dal 2022 si tornerà al tradizionale format delle due gare per weekend, con la Formula 3 che tornerà ad affiancare la F2.
Il protagonista assoluto finora è stato Oscar Piastri. L’australiano, che da rookie aveva conquistato il titolo in Formula 3 nel 2020, si è affermato sin da subito, mostrando di essere un talento a tutto tondo. Ha confermato come la costanza sia un suo punto di forza, che gli ha permesso di accumulare bottini consistenti weekend dopo weekend. Nei sei appuntamenti disputati, è sempre salito sul podio almeno una volta. Dall’estate ha preso in mano le redini del campionato, grazie ad una serie di risultati di successo che lo hanno portato ad avere 36 punti di vantaggio su Guanyu Zhou. In questa fase sono esplose anche le sue doti di qualificatore, facendo piazza pulita in termini di pole position, dalla gara di Silverstone in poi. Nelle tappe di Monza e Sochi sono arrivate le due vittorie più consistenti, quelle delle feature race, che assegnano il maggior punteggio.
Piastri è stato premiato, forse anche esiguamente, con il ruolo di terzo pilota Alpine per la prossima stagione, ma il compenso più consistente lo avrà Guanyu Zhou. Il pilota scelto da Vasseur per sedersi al volante dell’Alfa Romeo Racing nel 2022, attualmente è ben distante dal leader. Le sei gare in due weekend lasciano però ancora diversi spiragli aperti a suo favore. Il cinese aveva ben cominciato l’annata, vincendo la feature race in Bahrain, per poi ripetersi immediatamente nella prima sprint race a Montecarlo. A pesare negativamente sono i sei zeri, quattro dei quali arrivati consecutivamente fra Baku e Silverstone, dove si è poi ripreso, vincendo la terza gara. Ci si aspettava qualcosa in più rispetto ad un percorso altalenante e, di conseguenza, penalizzante nell’economia del campionato.
Il pilota di Shanghai dovrà prestare attenzione anche alle sue spalle, visto che Robert Shwartzman lo precede di sole sette lunghezze. Il pilota della Ferrari Driver Academy era partito con i favori del pronostico, dopo che nella passata stagione aveva messo in pista tutti i presupposti per un futuro da campione della serie. Invece il pilota russo ha dovuto affrontare più difficoltà del previsto, rispetto a quelle che erano le aspettative alla vigilia di inizio campionato. Il picco di performance lo ha avuto nei weekend di Baku e Silverstone, vincendo due gare sprint e ottenendo un terzo posto nella gara principale. La mancanza di pole position e i tanti piazzamenti nella zona bassa della top ten, hanno frenato la sua corsa.
Sei punti più indietro si piazza Dan Ticktum, che con tutta probabilità correrà le sue ultime gare da pilota di F2. Infatti questa settimana è stato impegnato a Valencia per i test della Formula E, sulla quale si dedicherà a tempo pieno il prossimo anno. Il pilota inglese ha disputato una stagione dignitosa, tanto da essere matematicamente ancora in lizza, salendo sul gradino più alto del podio a Monaco e a Sochi. Qualche sbavatura di troppo, commessa di tanto in tanto durante la stagione, lo tiene ora non poco distante dalla leadership.
Un talento che invece si è ben messo in mostra quest’anno è Théo Pourchaire. Aveva già dato una buona immagine di sé fra le fila della F3, confermando quindi nel passaggio successivo, una buona velocità. Un fattore che lo identifica e che lo ha portato a conquistare la pole position a Monaco, dove poi ha ottenuto la prima vittoria stagionale. La seconda è arrivata nella gara sprint che ha aperto il fine settimana di Monza.
Nelle ultime due tappe stagionali ci sarà spazio anche per dei debutti, quelli di Logan Sargeant, Jack Doohan e Clement Novalak. Il primo, neo entrato nell’Academy Williams, nel 2020 aveva sfiorato in titolo in F3. Doohan invece è stato promosso in anticipo, dopo una stagione di F3 chiusa al secondo posto. L’obiettivo dei nuovi arrivati, è quello di ambientarsi nella nuova categoria in vista dell’impegno a tempo pieno nella prossima stagione.
Nella classifica a squadre la Prema governa solidamente la vetta, forte della presenza di entrambi i piloti, Piastri e Shwartzman, in top 3. La battaglia per il secondo posto invece è decisamente più aperta, con il team Carlin al secondo posto, davanti alla Uni Virtuosi di 24 lunghezze.
Orari F2 Jeddah
Prove libere - Venerdì ore 11:45 Qualifiche - Venerdì ore 16:20 Sprint race 1 - Sabato ore 13:30 Sprint race 2 - Sabato ore 19:40 Feature race - Domenica 15:25
Fonte: https://www.circusf1.com/2021/12/a-jeddah-ritorna-la-formula-2-dove-eravamo-rimasti.php
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