Fabio Aru parla del suo malessere e lo fa attraverso le pagine della Gazzetta con Ciro Scognamiglio raccontando il suo disagio. Il corridore dopo le difficoltà ai campionati italiani ha parlato con la sua squadra, la Qhubeka Assos prendendo di comune accordo la decisione di non prendere il via al Tour de France, in partenza sabato 26 giugno. Al riguardo Aru ha spiegato: “Ero bianco come uno straccio. Mi sono seduto su una panchina per un’ora. Ho bevuto acqua e coca-cola. Nel rientrare a casa facevo fatica anche a guidare. E lunedì sono rimasto tutto il giorno a letto. Un malessere così non lo avevo mai avuto. Così ho detto io alla squadra che non era il caso di tenermi negli otto per il Tour”.
Fabio Aru parla del suo malessere
Aru ha poi aggiunto sulla sua situazione: “Domenica a Imola, quando hanno cominciato ad accelerare, anche se non si era entrati nel vivo… ho sentito tanto il caldo e non riuscivo più a respirare. Da anni sto lottando e non riuscire a essere con i migliori mi dà molto fastidio, perché non sono un lazzarone. Anzi faccio il massimo”.
Ora che cala il sipario non resta che lasciar spazio al rispetto che il corridore merita sperando in una sua ripresa.