WASHINGTON – Come da tradizione, la Nba non si ferma per Natale programmando pochi match ‘scelti’ – sono cinque quelli in programma nelle prossime ore – per mantenere viva l’attenzione dei tifosi. Un piano che al momento tiene nonostante la falcidia di giocatori a causa del Covid-19, con 24 delle 30 squadre del campionato che lamentano buchi più o meno ampi nelle rispettive rose. Non poche tra queste sono andate a pescare atleti nella G-League, il campionato tra le squadre riserve delle franchigie Nba, che per questo invece di riprendere lunedì 27 dicembre ripartirà solo il 5 gennaio.
Un effetto a catena che per ora salvaguarda il campionato più affascinante del basket mondiale, mentre il problema dei tanti match da recuperare in G-League verrà affrontato solo in seguito. sempre che la situazione generale migliori. Sono moltissimi i giocatori dei team satelliti, ma anche quelli al momento senza contratto, che sono stati ingaggiati per dieci giorni dalle squadre Nba. I Los Angeles Lakers, attualmente privi di cinque giocatori a causa del Covid, si sono rivolti al play Isaiah Thomas, ex stella dei Boston Celtics. i quali a loro volta non hanno esitato a reclutare per dieci giorni il 40enne Joe Johnson, quasi 20 anni dopo il suo esordio in biancoverde.
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