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La prima intervista da giocatore di Trentino Volley a Salvatore Rossini, trentatreenne libero laziale ufficializzato oggi.
Benvenuto a Trento, Salvatore! Dopo averti visto da queste parti sovente come avversario, ora potrai farti apprezzare con la maglia gialloblù; che effetto ti fa?“E’ qualcosa di particolare, forse anche strano, ma comunque bello e piacevole perché è vero che ho giocato tante finali contro Trentino Volley ma ho sempre ammirato il prestigio di questo Club. Ora sono da questa parte della rete e spero innanzitutto di giocare altre Finali e di alzare tanti trofei, come è spesso accaduto a questa realtà”.
Il PalaTrento, fra l’altro, era nel tuo destino; in questo impianto giocasti la tua prima partita in carriera in Serie A1, il 25 settembre 2011, quando vestivi la maglia di Monza… “Ho un bellissimo ricordo di quel momento. Durante l’estate che precedeva quella partita avevo sperato di evitare l’Itas Trentino alla prima giornata perché per me avrebbe rappresentato un battesimo di fuoco nel massimo campionato nazionale. Il sorteggio andò esattamente al contrario e mi riservò subito battitori fortissimi come Kaziyski e Juantorena. Ricordo nitidamente la prima ricezione assoluta: ero in posto 6 e c’era Osmany in battuta, riuscì a metterla in mano al palleggiatore solo perché la palla toccò il nastro e facilitò il mio bagher”.
Ritrovi Angelo Lorenzetti, allenatore importante per te e per la tua carriera…“Sono molte felice di riabbracciarlo, perché di Angelo ho un ottimo ricordo. Rivederlo per me è stata una emozione forte ed al tempo stesso uno stimolo importante per iniziare a lavorare di nuovo con lui”.
Quali sono i tuoi obiettivi per le prossime due stagioni a Trento? “I principali sono ovviamente quelli legati alla squadra e non personali. Trentino Volley in questi anni è sempre stata protagonista e deve continuare ad esserlo. Vogliamo compiere un passo avanti rispetto alle precedenti stagioni, arrivando quindi a giocare Finali come spiegavo in precedenza. Poter vivere la competizione sino all’ultimo giorno è importante; vogliamo dire la nostra sino in fondo”.
Il tuo personale messaggio per i tifosi di Trentino Volley? “Un saluto ed un caloroso abbraccio, ho tanta voglia di incontrarli presto. Ho sempre avvertito il loro calore, pur da avversario, perché la Curva Gislimberti ha sempre saputo farsi sentire alle spalle del campo. E’ bello essere sostenuto da un pubblico del genere”.
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