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Le anticipazioni sono state confermate: la Turchia non assegna i titoli e riparte con un campionato nuovo e molto più ampio.
Integrando il comunicato successivo alla riunione della Lega turca di pallavolo maschile e femminile in un comitato allargato alla federazione che ha dovuto decidere della cancellazione di tutte le manifestazioni nazionali a seguito della pandemia di coronavirus, oggi sono arrivate alcune precisazioni importanti. Campionati annullati, così come la Coppa nazionale, sia in ambito maschile che femminile. I titoli non saranno assegnati e la posizione acquisita in classifica al momento dell’interruzione delle partite serve a definire la squadra turca che prenderà parte alle prossime coppe internazionali. Una soluzione che ha visto diverse posizioni critiche, in particolare quella del Galatasaray che avrebbe voluto recuperare le partite e giocare i play off anche in estate inoltrata.
Nel maschile sono iscritte alla Champions League Fenerbahce e Arkas Izmir (due sole squadre). In Coppa Cev vanno Galatasaray e Spor Toto Ankara; in Coppa Cev lo Ziraat Bankasi mentre l’Halkbank giocherà la Balkan Cup.
In ambito femminile tre le squadre in Champions League: Vakifbank, Eczacibasi e Fenerbahce. In Coppa Cev il Galatasaray, in Challenge Cup l’Atlasglobal Istanbul. In Balkan Cup andrà il THY Istanbul.
L’anno prossimo cambierà anche il format del campionato: Lega e Federazione hanno ammesso le quattro squadre promosse dalla seconda divisione: in massima divisione maschile salgono Solhanspor, Afyon Yuntas, Haliliye e TFL Altekma. In quella femminile le neopromosse sono Kale 1957 Cannakale, Kuzeyboru Aksaray, Sariyer Istanbul e Ilbank Ankara.
In tutto sedici squadre per ognuno dei campionati ma in caso di defezioni, sono diverse le squadre che già ora denunciano problemi di organico, bilancio e di programmazione, non ci saranno ripescaggi o integrazioni. Al momento in ambito femminile le squadre a rischio sono tre; due quelle che nel torneo maschile rischiano di non arrivare nemmeno all’iscrizione.
Se si rispettassero le previsioni, e dunque sedici squadre iscritte, il prossimo campionato sarà dunque molto più lungo rispetto a quello a dodici squadre che si è appena concluso.
La formula non è ancora stata decisa: si parla di due opzioni, due gironi geografici – per contenere le spese di trasferta – da otto squadre ciascuno o la classica regular season con girone all’italiana che prevederebbe però trenta partite. Una prospettiva sulla quale la Federazione e la Lega hanno preso tempo anche per capire come si evolverà l’emergenza e per conoscere il parere dei rappresentanti dei giocatori.
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