Il Pagellone di Paolo Cozzi: l’ex Rossini si fa rimpiangere, Lavia in difficoltà

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E’ da anni una delle classiche del volley italiano, un match che tante volte è stato sinonimo di Spettacolo, Emozioni e Tifo, di coppe e medaglie in palio. Modena – Trento è sempre un match affascinante, ma mai come quest’anno il divario fra le due squadre pare enorme, con i padroni di casa che seppur in fiducia dopo le vittorie di Champions non riescono mai a dare la sensazione di poter portare a casa la vittoria.

Bene i trentini, che pur non giocando la loro miglior pallavolo continuano una striscia di risultati positivi sempre più lunga e si dimostrano la squadra più in palla del momento dopo il burrascoso e complicato inizio di stagione.La dimostrazione ancora una volta che nelle difficoltà le squadre con un DNA vincente trovano le risorse per resuscitare e gli anticorpi per non fermarsi più!

in tutti i fondamentali, ma è soprattutto al servizio che fa la differenza aprendo come burro la linea di ricezione modenese. Modena fatica molto, troppo anche a muro, dove più di una volta Mazzone e Stankovic vanno nel pallone.

Ma veniamo alle pagelle del match

NIMIR (voto 8,5) sempre più leader, sempre più trascinatore, sempre più maturo. La crescita di questo ragazzo è inarrestabile, e la guida di Lorenzetti gli ha fatto fare l’ultimo step di crescita, il più importante. Dieci anni fa lo affrontavo in Serie A ed era(senza offesa) un modesto palleggiatore con poco futuro. Complimenti a chi ha creduto in lui come attaccante e a Luca Monti per averlo portato a Milano 5 anni fa quando era una autentica scommessa.

LUCARELLI (voto 7,5) l’arrivo del freddo non ferma la voglia del brasiliano di dimostrare tutto il suo valore, qualche difficoltà in ricezione ma per il resto la prova è solida e di spessore sia al servizio che in prima linea.

GIANNELLI (voto 7) qualche imprecisione e la sensazione di una condizione fisica non perfetta, ma il palleggiatore della Nazionale è bravo a cambiare più volte schemi di gioco e a lasciare nel “balordone totale” il muro modenese. Adesso fategli tirare un pò il fiato!!!

MICHIELETTO (voto 7) mezzo voto in meno perché i tre errori in attacco diretti pesano, ma il lungagnone trentino gioca al PalaPanini come un veterano chiudendo con 13 punti 3 ace e una discreta prova in ricezione.  Non è il futuro della Superlega, ma un bellissimo presente!

PODRASCANIN (voto 5,5) partita incolore per il Potke che a muro non trova grossi guizzi vincenti, in attacco chiude con un modesto 50% e al servizio sbaglia ben 4 battute a fronte di zero ace.

LISINAC (voto 7) Anche lui in attacco non sfonda quota 50, ma a differenza del compagno di reparto legge e anticipa il gioco di Christenson trovando 3 muri e anche due ace al servizio.

ROSSINI (voto 8) Modena cerca di affondarlo in ricezione, ma lui da buon ex sfodera una super prestazione e per una sera Grebennikov prende nettamente la paga!

VETTORI (voto 6) Il suo lo fa anche,non è un opposto da 40 palloni a partita, però Modena ha bisogno di numeri più importanti da lui se vuole puntare al 4 posto.  Troppo falloso in battuta e il muro continua ad essere un fondamentale dove ci azzecca poco.

PETRIC (voto 6) In ricezione è l’unico dei suoi a non prendere l’ace diretto, però fatica molto ed è l’obiettivo numero uno dei battitori trentini che alla lunga gli tolgono lucidità in attacco. Bravo a limitare il numero di errori gratuiti, ma non basta contro le Big.

LAVIA (voto 4,5) Giornata da dimenticare per il giovane martello gialloblu che stenta in attacco e subisce 3 ace prima di lasciare mestamente il campo

KARLITZEK (voto 5,5) prova a portare un po di energia in attacco, ma le sue volontà si infrangono contro il muro dolomitico. Anche in ricezione non riesce a dare lo scossone che servirebbe alla sua squadra per tenere aperta la partita.

STANKOVIC (voto 4,5) come spesso accade nelle partite di cartello, il suo palleggiatore si dimentica del gioco al centro e lui resta ai margini del match anche a muro dove più di una volta Giannelli lo fa correre a vuoto

MAZZONE (voto 5,5) bene in attacco, ma a muro non trova mai il modo per fermare o quantomeno rallentare l’attacco avversario. Un passo indietro dopo alcune prove di buona fattura.

CHRISTENSON (voto 5) La ricezione non gli permette di sviluppare e portare avanti una strategia di gioco precisa, ma come spesso gli accade nei match di livello dimentica i centrali e perde precisone e tensione di palla nei momenti chiave.

GREBENNIKOV (voto 4,5) il tabellino recita 6 ace subiti…. E già questo dato lascia sbalorditi e increduli. In grossa difficoltà in ricezione per tutta la partita, in difesa è sempre strepitoso, ma questa volta non basta

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