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Torna dopo praticamente un anno esatto il super classico di questo campionato di serie A3 targato Credem Banca. Era infatti il 26 dicembre 2019 quando Hrk Motta di Livenza e Tinet Prata di Pordenone si sono incontrate per l’ultima volta in un incontro ufficiale, si giocò al Palagrassato in quella occasione e i biancoverdi si imposero per 3 a 0. Il ritorno fissato per il 22 marzo non si giocò causa emergenza sanitaria e torniamo a respirare clima derby ad un anno di distanza stavolta a campi invertiti.
La Tinet Prata si presenta a questo appuntamento carica dopo una bellissima (e combattutissima) vittoria contro la Med Store Macerata, pronta a continuare il suo momento positivo. I passerotti sono quarti in classifica a quota 15 punti a fronte di nove gare giocate (manca ad oggi solo il recupero contro San Donà)
L’HRK Motta arriva al PalaPrata dopo aver giocato in settimana il recupero della seconda giornata di campionato contro la Unitrento dove ha purtroppo rimediato una sconfitta che per come si stava mettendo la gara lascia un po’ l’amaro in bocca. I leoni biancoverdi occupano il settimo posto in classifica a quota 13 punti con sei gare giocate (mancano i recuperi con Torino, Macerata, Brugherio e Montecchio).
Paolo “Bepaz” Mattia dovrebbe far scendere i suoi con Calderan al palleggio e Baldazzi sulla sua diagonale, Bruno e Dolfo schiacciatori (Bellini probabilmente sarà ancora indisponibile) Bortolozzo e Katalan centrali e Pinarello Libero. “El Comandante” Lorizio dovrebbe rispondere con Alberini ( ex della gara) direttore d’orchestra e Gamba primo violino, capitan Scaltriti e Saibene attaccanti di posto quattro, Luisetto e Arienti centrali e Battista libero. Direttori di gara Sabia Emilio e Sessolo Maurina.
Sarà gara difficile, soprattutto per gli strascichi che potrebbe lasciare una sconfitta come quella contro Trento, ma gare come queste sono perfette, fatte a posta per dare sempre gli stimoli giusti e farla diventare comunque una gara diversa dalle altre. Coraggio sempre, a tratti è mancato contro Trento, non potrà succedere in un derby come quello di domenica: un braccio coraggioso rende lunga una spada corta.
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