Di
Una Coppa dei Campioni ed una Supercoppa italiana. È questo il curriculum indoor, che forse non tutti conoscono, della campionessa di beach Greta Cicolari. Si, perché oltre ad un Europeo, un oro ed un argento ai Giochi del Mediterraneo, 7 podi nel World Tour e soprattutto un’Olimpiade disputata sulla sabbia, Greta vanta un passato anche da giocatrice di pallavolo ad alto livello.
L’abbiamo intervistata due ore prima dell’incontro, nel quale la sua Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta affrontava la Saugella Monza, la partita che segnava il suo ritorno su quel taraflex che aveva lasciato tanto tempo fa (l’ultima stagione in serie A1 è datata 2008-2009, a Chieri).
Un ritorno importante, sentito e con tanta voglia e tante emozioni, che però non ha potuto mettere in campo: nel corso del primo set, ricadendo dopo un attacco, si è procurata un infortunio la cui entità è ancora da verificare (la diagnosi iniziale è di distorsione al ginocchio e probabile distacco parcellare della testa del perone). Il giorno successivo alla partita, come se non bastasse, sono arrivati la sconfitta a tavolino e una pesante sanzione alla società proprio a causa dell’illegittimo utilizzo della stessa Cicolari.
Dopo dieci anni torna al primo grande amore, come mai?
“ (ride, n.d.r.)”
A 37 anni come si affronta una sfida del genere, con che spirito?
““.
Quanto è cambiata la pallavolo femminile dai tempi in cui giocavi in A1?
““
In questo 2020 sei anche tornata sulla sabbia disputando il tuo primo torneo federale, come è stato?
““.
La scuola di Beach come sta andando?
““.
Ci sono degli atleti di prospettiva nel Beach Volley in Italia?
““.
Un consiglio che daresti ad una ragazzina che si avvicina al Beach Volley. Una caratteristica che bisogna avere?
““.
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