Bonitta e gli stranieri rimasti a Ravenna: “Sono giovani, non vengono certo lasciati soli dalla società”

Porto Robur Costa

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Un luogo tutto sommato sicuro, il Ravennate, per il momento con 171 casi di contagio, 45 dei quali riscontrati in una palestra: dati che hanno spinto gli atleti stranieri a non accelerare le operazioni di partenza, mentre sono quattro i giocatori italiani che hanno lasciato la città per trasferirsi nelle loro residenze per trascorrere la quarantena.

Il presidente della Consar Ravenna, Luca Casadio, è un medico pediatra e ha capito da subito, all’indomani della partita del 4 marzo giocata a porte chiuse e vinta al tie break contro Vibo Valentia, la gravità di quello che stava accadendo. Ha fermato il prima possibile gli allenamenti per evitare rischi inutili e lasciato la massima libertà alla squadra su dove trasferirsi in vista del periodo di isolamento.

L’unico giocatore straniera che ha lasciato Ravenna, al momento, è l’olandese Ter Horst, che ha preferito ritornare a casa dalla famiglia ad Almelo, nei Paesi Bassi. È proprio il coach ravennate a fare il punto della situazione a

« – afferma Bonitta –

Diversa la scelta di alcuni giocatori italiani della “rosa”. « – spiega Bonitta –

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