PARIGI – Le facce rubizze di molti tennisti non sono passate inosservate, impegnati sul campo Philippe Chatrier. Rubizze non per i fumi dell’alcol, ovviamente, ma per il freddo che i giocatori provavano mentre erano in campo al Roland Garros. Anche ieri Djokovic è sembrato patire, e martedi Nadal-Sinner era finita all’1.25, dopo essere entrati in campo alle 22.36. Match entrato nella storia per essere diventato la partita finita più tardi di sempre a Parigi. “Faceva troppo freddo per giocare” ha commentato Nadal, “un pericolo per il corpo giocare in tali condizioni”. Ovviamente i due tennisti non si saranno poi addormentati prima delle 4.30, considerando i massaggi e le conferenze stampa, oltre alle docce.Gli organizzatori: “Siamo in autunno”“Capisco la sua reazione perché le condizioni non erano buone” è stata la difesa di Guy Forget, il direttore del torneo. “Non è mai bello finire all’1.30 del mattino, ma è un professionista e ha giocato perfettamente. Onestamente, siamo stati sfortunati. Ci sono state cinque partite, si gioca in pieno autunno, le temperature sono basse e c’è umidità. Le condizioni saranno migliori in primavera, per tutti”. “Le sessioni notturne sono il futuro”Ecco, al Roland Garros non solo respingono le polemiche ma si portano avanti. D’altronde in questo momento stanno ristrutturando due campi, visto che l’altro Centrale, il Suzanne Lenglen, dovrà essere risistemato per le Olimpiadi del 2024 (il Lenglen ospiterà i match di boxe). “Dovremo abituarci a vedere queste partite notturne al Roland Garros. La prossima primavera, se i vincoli sanitari lo consentiranno, Parigi organizzerà sessioni notturne e si entrerà in una nuova era” ha ribadito Forget. “Parigi confermerà il soprannome di Città della Luce. Grazie alla nuova illuminazione installata su dodici campi, e al nuovo tetto a scomparsa inaugurato quest’anno sullo Chatrier, e in attesa della copertura del Suzanne Lenglen prevista per il 2023, il Roland Garros si aggiunge a quello che già fanno gli Australian Open e gli US Open, che da anni offrono sessioni notturne ai loro spettatori”. “La sera si va anche a teatro e al cinema”Il programma dei francesi è prevedere dieci giorni con sessioni diurne e notturne e una sola partita serale che inizierà alle 21. “A Parigi la gente va a vedere le partite di calcio o esce la sera a teatro o al cinema, questo non cambia nulla” ribadisce Forget “Resto convinto che la gente voglia vedere i giochi di notte. Io amavo giocare di notte, e questo rende gli US Open e gli Australian Open affascinanti. L’atmosfera è elettrica, soprattutto a New York. Durante il giorno le persone lavorano e non possono venire. Adesso sì. E farà anche meno caldo”. Finché il tempo è bello…
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