Con il tabellone già stilato, è iniziato il count down per gli Australian Open 2020. Tra i giovani più forti, ultimamente non si parla molto di Sasha Zverev, uno dei giocatori più promettenti ma meno brillanti nella scorsa stagione. Dopo aver interrotto il suo rapporto di collaborazione con Ivan Lendl, ha passato molti problemi personali per la brusca rottura con il proprio manager, incluse azioni legali che l’hanno distratto dal gioco, per sua stessa ammissione.
Come si appresta ad affrontare il primo Slam stagionale? L’ha dichiarato al collega tedesco Jannik Schneider, in una sessione di interviste pre-torneo. “Probabilmente credo di essere il giocatore che più si è allenato in campo in questi giorni, almeno 6 ore. Non sarebbe raccomandato prima di uno Slam, ma ne avevo bisogno, per ritrovare le migliori sensazioni. Non sono affatto tra i favoriti, non vengo da un buon periodo ma sono contento di come sto lavorando, sento che sto ritrovando la fiducia nel mio gioco. Su cosa ho lavorato? Moltissimo sul servizio, non potevo farlo prima dell’ATP Cup”. Proprio nella manifestazione a squadre di inizio anno, Zverev non ha brillato, spaccando pure alcune racchette in modo plateale, esternando tutta la frustrazione del suo momento.
Secondo il connazionale Boris Becker, con cui ha passato diverso tempo nel corso dell’ATP Cup, Zverev dovrebbe impegnarsi nel cercare un nuovo coach. Sasha la pensa diversamente: “Chi mi sta seguendo adesso (il padre, Green e Bubka, ndr) sta facendo un ottimo lavoro, motivandomi e dandomi consigli sul lato tattico e tecnico”.
Sasha ha confermato di aver ancora qualche problema agli occhi, che non si sono perfettamente adattati dopo la micro chirurgia laser avuta poche settimane fa. “Va meglio ora, è stato necessario un po’ tempo per aggiustare gli angoli del campo visivo. Durante l’ATP Cup ho fatto un controllo con l’oculista, e mi ha prescritto alcune gocce per aiutarmi”. Insieme al medicamento, gli è stata fornita anche l’adeguata prescrizione ai fini dell’antidoping.
Sul suo impegno in Coppa Davis 2020, è stato molto vago: “Devo parlare con il capitano Kohlmann e capire un po’ i programmi. Inoltre dipenderà da come inizia la mia stagione, il torneo di Acapulco a cui prenderò parte e la stanchezza dei viaggi”. Ricordiamo che Zverev è stato uno dei giocatori in assoluto più critico contro il nuovo formato della Davis.
Marco Mazzoni
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