Salvatore Caruso nella foto
Salvatore Caruso, attuale numero 100 del ranking ATP, è stato ospite di Luca Fiorino, telecronista di SuperTennis TV, nel podcast “Tennis ai tempi del Coronavirus“. Il giocatore di Avola ha trattato numerosi argomenti: dalla situazione d’emergenza attuale alle scaramanzie pre-match, passando dai ricordi dei primi passi nel mondo professionistico fino ad arrivare agli obiettivi nel prossimo futuro.
Il bilancio della prima parte di stagione: “Avendo alzato il livello, mi aspettavo un momento di stallo. Ho sfidato molti giocatori con classifica superiore alla mia, non sono solo soddisfatto per quanto riguarda il rendimento di gioco ma anche per le esperienze che ho avuto modo di fare“.
Il rapporto con Paolo Cannova: “Il nostro rapporto è nato dal fatto che io sono tornato al circolo dove lui aveva appena iniziato a insegnare, lui era lì per Antonio Massara e quindi ci siamo incontrati. Il feeling è stato immediato e abbiamo deciso di cominciare questo percorso insieme nel 2010: ha deciso di investire tanto tempo su di me, per questo lo ringrazio praticamente tutti i giorni“.
La sfida con Tsitsipas agli Australian Open: “Negli Slam, quando non sei testa di serie, il rischio è di sfidare fin da subito qualcuno di importante: Paolo (Cannova, ndr) mi ha detto che avrei giocato con Tsitsipas e l’ho presa bene. E’ una partita di tennis, questi giocatori è meglio affrontarli al primo turno piuttosto che più avanti nella settimana: il 6-0 che ho preso è frutto di tante cose, ma giocava in maniera incredibile. Ho preso la cosa per quella che era, mi sono preparato per la partita e stop. Spero che questa esperienza mi possa servire per il futuro. Io non studio mai il tabellone, penso ad un match alla volta senza guardare avanti“.
La finale in doppio a Rio con Gaio: “A Rio il risultato non è stato fatto per caso, però io e Federico non pensavamo di arrivare in finale: mi piace giocare il doppio con amici come Sonego, Gaio e Giannessi. Se ci sarà la possibilità, giocheremo ancora“.
Il circuito interno di MEF Tennis Events: “Sarei favorevole ad un circuito di riscaldamento, credo sarebbe un vantaggio per tutti noi giocatori. L’Italia uscirà da questo problema prima di altri, dunque si potrebbe attuare questa iniziativa per farci trovare pronti al rientro nei tornei internazionali: sarà curioso vedere, alla ripresa, chi partirà meglio“.
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