Quale destino per gli US Open?
Gli US Open, in programma dal 31 agosto al 13 settembre, potrebbero svolgersi a porte chiuse a causa dell’emergenza Coronavirus: è questa l’ipotesi pubblicata dal “Daily Telegraph” che, sottolineando come il complesso che ospita il Major sia stato attualmente convertito in un “ospedale COVID-19” e vista la situazione tragica in cui versa New York, apre alla possibilità di un regolare svolgimento della manifestazione nelle date previste in origine ma senza pubblico.
Con Wimbledon rinviato al 2021 e il Roland Garros posticipato in autunno, il primo Slam a giocarsi dopo la ripresa (prevista, al momento, per il 13 luglio) sarebbe proprio quello statunitense. A Flushing Meadows, però, al momento sono stati allestiti circa 350 posti letto per venire incontro alle esigenze degli ospedali di New York e i numeri non fanno presagire a nulla di buono per le prossime settimane: la USTA, assieme agli organizzatori degli US Open, sta studiando ogni possibilità per evitare la cancellazione. Per esigenze televisive e di sponsorizzazione, sembra essere già tramontata l’ipotesi di uno spostamento dell’evento ad Indian Wells.
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