Julian Ocleppo nella foto
Julian Ocleppo è stato ospite di Luca Fiorino, giornalista di SuperTennis TV, nel podcast “Tennis ai tempi del Coronavirus”: l’attuale numero 310 del ranking ATP in singolare, classe 1997, ha trattato numerosi argomenti, dal rapporto col padre Gianni a quello con il coach Alessandro Motti, passando per l’analisi dei momenti più bui della sua carriera (17 ko consecutivi in singolare) fino ad arrivare agli obiettivi futuri.
Allenamenti e programmazione futura: “Per quanto riguarda il tennis, penso sia difficile programmare il futuro: gioco contro il muro in garage perché le strutture sono chiuse. Fisicamente mi alleno nel cortile di casa, in terrazzo ho allestito una piccola palestra per fare pesi e squat. Cerco di stare un po’ attento alla dieta, facendo così poco movimento c’è da fare molta attenzione. Fermarsi in questo modo è abbastanza brutto, soprattutto perché avevo cominciato a giocare bene e stavo ottenendo risultati importanti: è frustrante, non sappiamo quando si ripartirà. E’ dura”.
La separazione da Andrea Vavassori: “Eravamo arrivati ad un punto in cui gli obiettivi erano cambiati: lui voleva proseguire nel doppio perché era arrivato vicino alla Top-100, io invece mi sono tirato indietro perché stavo iniziando a perdere punti e posizioni in singolare. Ci siamo parlati e abbiamo deciso che sarebbe stato meglio così, a Francavilla e Ostrava sono stati i nostri ultimi due tornei insieme. Nulla è deciso: se un giorno avremo la possibilità di tornare a giocare insieme, perché non farlo?”.
Il rapporto con il padre Gianni: “Mi ha aiutato tanto, se sono qui adesso è per merito suo. Mi ha sempre appoggiato in tutto, mi sta aiutando molto anche in questo periodo: al mattino mi fa fare esercizi prima di andare al lavoro, anche nei momenti più bui è stato al mio fianco. Mi è capitato di stare 6-7 mesi senza vincere partite, ma lui non ha mai smesso di credere in me e non ha mollato“.
La collaborazione con Alessandro Motti: “Giocava i tornei insieme a me, ci siamo conosciuti nei Challenger mentre lui faceva i doppi. Abbiamo deciso di collaborare insieme dalla fine del 2018, è uno dei più preparati perché conosce veramente tutti i giocatori ed è nel circuito da tantissimi anni. A livello di programmazione, è uno dei migliori: sa qualsiasi cosa. A livello tecnico-tattico sono molto contento dei miei miglioramenti, le cose stavano andando molto bene fino alla sospensione: vedremo cosa accadrà in futuro. E’ riuscito a mettere ordine nel mio gioco, è questo che serviva per trovare una certa continuità. Alessandro potrebbe utilizzare il ranking protetto in qualche torneo, non è da escludere qualche nostra apparizione in doppio“.
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