David Goffin, numero 10 al mondo, è dubbioso sugli Us Open. Il 29enne belga non è ancora del tutto convinto che sia sicuro andare a New York per gareggiare a Flushing Meadows.
“Mi piacerebbe molto giocare gli US Open, ma oggi non sappiamo se potremmo o meno. La situazione del coronavirus sta peggiorando nel corso di questi giorni, ma cercheremo di giocare. Ci siamo allenati duramente per giocare tutti i tornei principali, ma tutto può cambiare da un momento all’altro. Non sono sicuro se giocherò o addirittura viaggerò, ma cercherò di scoprire come vanno le cose nel Paese prima di prendere una decisione”, ha detto il belga, che giocherà oggi nelle semifinali dell’Ultimate Tennis Showdown.
Dopo Roger Federer, Fabio Fognini o Alexei Popyrin, il numero di giocatori che dichiarano di non voler partecipare agli US Open 2020, che si terranno a New York, ma in condizioni speciali, a porte chiuse e con varie restrizioni di alloggio, viaggio e spostamenti durante il periodo in cui i giocatori rimarranno negli Stati Uniti, continua a crescere.
Ora tocca a Lucas Pouille, che ha avuto a che fare con un infortunio al gomito, dichiarare che non farà il viaggio negli Stati Uniti, preferendo concentrarsi sulla stagione europea, che si concluderà proprio con il più grande torneo del suo paese, il Roland Garros.
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