Coco Gauff scrive: “Ho vissuto la depressione e ho pensato di fermarmi”


Coco Gauff
non è una ragazza come tutte le altre e questo lo abbiamo capito negli ultimi due anni grazie a ciò che ha fatto vedere sui campi da tennis. Ma la giovane Coco Gauff, 16 anni da poco compiuti, la vittoria più importante l’ha ottenuta fuori dal campo e l’ha raccontato in una lunga lettera pubblicata sul sito “Behind The Racquet

Per tutta la mia vita, sono sempre stata la più giovane a fare cose, che ha raggiunto l’hype che non volevo. Ho aggiunto questa pressione che dovevo fare bene in fretta. Una volta lasciato perdere tutto, ho iniziato ad avere i risultati che volevo. Poco prima di Wimbledon, tornando verso il 2017/18, stavo lottando per capire se questo era davvero quello che volevo. Ho sempre avuto i risultati quindi non era per questo il problema, mi sono ritrovata a non godermi ciò che amavo. Ho capito che dovevo iniziare a giocare per me stessa e non per le altre persone. Per circa un anno sono stata davvero depressa. Questo è stato l’anno più difficile per me finora. Anche se l’ho fatto, sembrava che che non ci fossero molti amici per me. Quando sei in quella mentalità oscura non guardi troppo spesso il lato positivo delle cose, che è la parte più difficile. Non credo che abbia molto a che fare con il tennis, forse solo per fare il giocoliere. Sapevo che volevo giocare a tennis ma non sapevo come volevo farlo. E’ andato così lontano che stavo pensando di prendermi un anno sabbatico per concentrarmi sulla vita. Scegliere di non farlo ovviamente è stata la scelta giusta, ma ero vicina ad andare in quella direzione. Mi sono appena persa. Ero confusa e pensavo troppo se questo fosse quello che volevo o quello che facevano gli altri. Ci sono voluti molti momenti di sedute, pensando e piangendo. Ne sono uscita più forte e conoscendomi meglio che mai. Tutti mi chiedono come faccio a stare calma in campo e penso che sia perché ho accettato chi sono dopo aver superato i punti bassi della mia vita. Ora, quando sono in campo, sono molto grata di essere là fuori. Personalmente per me, mi piace giocare per più di me stessa. Una delle cose più grandi è continuare a rompere le barriere. Allo stesso tempo non mi piace essere paragonata a Serena o a Venus. Prima di tutto, non sono ancora al loro livello. Mi sento sempre come se non sia giusto che le sorelle Williams siano paragonate a qualcuno che sta arrivando. Non mi sembra giusto, li guardo ancora come i miei idoli. Con tutti i loro riconoscimenti non dovrei ancora essere messa nello stesso gruppo. Certo che spero di arrivare dove sono ma sono le due donne che hanno fissato la strada per me stessa, ecco perché non posso mai essere loro“…

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