Oramai la formula è chiara e recita più o meno così: alza il manubrio, massimizza il controllo, la giusta grinta, una ciclistica svelta, comfort quanto basta; ed ecco che una “pacifica” crossover è pronta a restituire smalto a quel segmento sport-tourer (quello in cui la parola “sport” aveva un valore determinante) un tempo contenitore per carenate dall’imprinting prestazionale, addolcite appena nell’erogazione e meno estreme nella posizione di guida, per poter macinare strada senza soffrire troppo.
Una sorta di “passaggio del testimone” che dopo essersi concretizzato tra le cilindrate “big” inizia a interessare anche le intermedie, come dimostra la Yamaha Tracer 700, che in versione 2020 rafforza gli elementi distintivi del suo carattere double-face, sport e touring. Per testare questa novità, niente di meglio delle gustosissime strade che si arrampicano in cima vulcano Teide sull’isola di Tenerife. In attesa della prova approfondita sul prossimo numero di In Moto in edicola, ecco con quali voti ha superato il nostro #SottoEsame.
Ovviamente, quando non si parla di semplici crossover da diporto ma di modelli con più marcati tratti di aggressività, pronti a infilzare curve una dietro l’altra a caccia sensazioni forti, il messaggio deve essere chiaro sin dal design. Il taglio a unghia dei nuovi fari a led, che dominano i faretti di posizione, dona alla Tracer uno “sguardo” ora più aggressivo, che ben si sposa con le linee slim ed equilibrate, ben bilanciate tra avantreno e retrotreno. Insomma, una moto bella, dal look fresco e ricercato, che sul piano estetico riesce a meritare anche qualche tacca in più rispetto alla sorella maggiore 900. VOTO: 8, 5
Nessuno stravolgimento rispetto al passato, ma sul nuovo modello non mancano ottimizzazioni e migliorie che portano il progetto ad un ulteriore stadio di maturazione. Il bicilindrico di 689 cc e 74 CV di potenza massima a 8.750 giri/min diventa Euro5 e riceve diversi aggiornamenti per non perdere nulla della proverbiale frizzantezza che lo ha reso celebre tra gli appassionati.
A tal proposito è stato leggermente accorciato anche il rapporto di trasmissione finale. La forcella Kayaba da 41mm è regolabile e arrivano un nuovo manubrio più largo, il cupolino settabile facilmente su diversi livelli di altezza con una sola mano, una sella meglio sagomata nella zona di raccordo col serbatoio, mentre gli pneumatici di primo equipaggiamento sono dei Michelin Pilot Road-4. Semplice, bella ed efficace la nuova strumentazione LCD, apprezzabili i cablaggi già predisposti per alimentare GPS e smartphone. La Tracer pesa 196 kg col pieno, ha un serbatoio di 17 litri e con un consumo dichiarato di 4,3 l/100 km raggiunge un’autonomia prossima ai 400 km. VOTO: 8
La Sviluppo Sud Catania è lieta di ufficializzare l’arrivo dello schiacciatore Jan Feri, giovane talento classe 2004 che andrà a…
Jannik Sinner torna in campo per la prima volta dopo il trionfo di Wimbledon. Sabato 9 agosto, con orario da…
Il Cincinnati Open scende in campo per la seconda giornata. Il settimo Masters 1000 della stagione, ultimo test prima degli…
Una favola a lieto fine. E' quella scritta da Victoria Mboko, 18 anni, che da n°85 al mondo e wild-card,…
La prima volta di Ben Shelton è a Toronto. Nella finale del sesto Masters della stagione, lo statunitense supera in…
Maledetta Cincinnati. Dopo l'eliminazione dello scorso anno al debutto contro l'argentino Etcheverry, Matteo Arnaldi saluta ancora una volta il Masters…