Debutta adesso, ma sarà in strada questa estate, l’ultima generazione del modello più libero e sportivo Porsche: la 911 Targa è stata simbolo degli anni ’60 e dei viaggi en plein air. Nel 2020 il cielo si potrà ammirare a bordo delle Porsche 911 Targa 4 e 4S, caratterizzate da un design senza tempo (un esempio è l’arco silver che corre sopra i sedili dei passeggeri), ma che aprono una nuova pagina della famiglia Targa.
Primo elemento costitutivo per dire d’essere davanti a una Targa, poi c’è il lunotto in vetro, ampissimo e raccordato alle vetrature laterali.
Una struttura che si solleva e dà modo al tetto rigido – con rivestimenti anche effetto tessuto – di ripiegare in 19” e trasformare da coupé a spider la 911.
Delle Carrera è molto, a cominciare dal motore turbo 3 litri, un boxer accoppiato al cambio PDK 8 marce di serie, a richiesta al ma solo per Targa 4S, la più potente tra le due: 450 cavalli e 530 Nm, scatta in 3”6 sullo 0-100 km/h, con pack Sport Chrono. L’ebbrezza dei 304 orari è un +5 sulla velocità massima staccata da Targa 4, dalla sua con 385 cavalli e 450 Nm, sufficienti a coprire lo zerocento in 4”2.
Il dato della prestazione pura inevitabilmente cede il posto alla particolarità della carrozzeria, in attesa che arrivi una versione ancor più potente. A giugno, appuntamento con una personalizzazione Porsche Exclusive Manufaktur, che legherà tecnologia massima e un ancor più marcato richiamo al vintage del modello.
Saranno su strada dal prossimo agosto le due interpretazioni 4 e 4S, con prezzi rispettivamente a partire da poco meno di 130 mila euro e 144 mila euro, sul mercato tedesco (iva al 19%). In Italia, i prezzi saranno compresi tra 132.571 e 148.431 euro.
Se l’impianto stilistico affina una formula vincolata – con pannelli della carrozzeria in alluminio, escluse le fasce anteriori e posteriori –, sottopelle le nuove Targa 4 ruote motrici sviluppano l’unità di ripartizione della coppia sulle ruote anteriori.
Nel dettaglio, dischi della frizione di rinvio della coppia sull’avantreno irrobustiti, frizione insieme al differenziale dotata di un sistema di raffreddamento ad acqua. Meccanica sulla quale si inserisce il controllo elettronico del PTM – Porsche Traction Management, a decidere quanta e quando la coppia deve essere trasmessa sull’assale anteriore. Al retrotreno, invece, di serie il Porsche Torque Vectoring Plus, con differenziale a controllo elettronico.
In 1.665 kg Porsche ha ritagliato un modo alternativo di vivere la sportività senza il tetto, integrando le innovazioni recentemente lanciate su altri modelli del marchio, come l’InnoDrive, assistenza avanzata alla guida, a partire dalla presenza del cruise control adattivo.
Le differenziazioni estetiche tra 4 e 4S sono nei terminali di scarico – ovali o squadrati –, sono nel design e nelle misure differenziate dei cerchi in lega: 19 più 20 pollici per 911 Targa 4, dove 4S ricorre al set 20 più 21 pollici.
Comune, il sistema di infotainment Porsche Communication Management, lo schermo da 10,9 pollici, la strumentazione digitale configurabile, la navigazione connessa e l’interfaccia Apple CarPlay.
Sfruttabili 365 giorni l’anno, a partire dalla duplice configurazione coupé-spider, con lo Smartlift ritroviamo l’asse anteriore sollevabile autonomamente, ogni volta che l’auto transita in un punto nel quale il guidatore ha memorizzato la presenza di un dosso o, comunque, un ostacolo per il quale è preferibile un assetto un po’ più alto da terra.
Sospensioni dotate di serie della gestione PASM, controllo elettronico con mappature Normal e Sport richiamabili dal guidatore, che potrà anche attivare la Wet Mode specifica per la guida su strada molto bagnata – un suggerimento che viene dato grazie ai sensori installati nel vano ruota –.
Detto della configurazione differenziata per diametro dei dischi freno, l’impianto delle 911 Targa 2020 può essere potenziato con la specifica Porsche Ceramic Composite Brake.
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