Nuova Hyundai i20 era stata dapprima presentata in occasione dell‘ultimo Salone di Ginevra. Oggi, l’utilitaria di Seul è pronta per il suo ingresso sul mercato italiano: profondamente rivista rispetto alla versione precedente, la i20 è un’auto nuova su tutti i fronti, da quello estetico a quello tecnologico. Nascosti sotto la sua spigolosa carrozzeria Hyundai ha infatti nascosto una serie particolarmente interessante di motorizzazioni mild-hybrid e una dotazione hi-tech da prima della classe, trasformando la nuova arrivata della casa coreana in quello che, utilizzando il gergo in voga tra gli amanti degli smartphone, potrebbe confermarsi uno dei best-buy del mercato auto dei prossimi anni.
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Abbandonate le linee tondeggianti e morbide del modello che va a sostituire, la nuova i20 è caratterizzata da una linea cesellata e ricca di spigoli: il risultato è certamente di impatto, l’auto dissimula molto meglio del modello “vecchio” le dimensioni del corpo vettura (lunga 4040 mm, appena 5 mm in più rispetto a prima) a discapito però di una certa mancanza di carattere e di una linea un po’ tormentata, specialmente nella vista laterale e in quella posteriore.
Il profondo lavoro di rinnovamento prosegue nell’abitacolo ora dominato da un nuovo cruscotto che riprende per tutta la sua larghezza il disegno delle bocchette dell’aria – scelta curiosa ma comunque azzeccata -, al centro del quale campeggia lo schermo touch screen da ben 10,25” (optional, di serie è da 8”) del sistema di infotainment e caratterizzato dalla nuova strumentazione completamente digitale, sulla quale è possibile replicare sia le indicazioni del navigatore che altre funzioni utili come lo stato dei numerosi ADAS presenti su questa auto.
I sistemi offerti da Hyundai sulla nuova i20 sono molteplici e garantiscono un livello di automazione di livello 2 grazie a soluzioni che spesso si trovano su auto di ben altra fascia di prezzo, come il cruise control adattivo e il sistema di mantenimento della corsia. L’unico scotto di tutta questa tecnologia lo si paga nella scarsa immediatezza del sistema di infotainment dell’auto, poco intuitivo e che, come spesso accade nelle auto moderne tutte digitali e touch, richiede qualche distrazione di troppo. In questo senso per fortuna sono rimasti analogici sia il tasto per regolare il volume della radio che l’impianto di climatizzazione, regolabile senza distogliere lo sguardo dalla strada. A parte una scelta dei materiali un po’ economica e alcuni dettagli non molto curati (come ad esempio gli accoppiamenti delle plastiche del volante o i fori per le viti delle razze lasciati aperti sul retro del volante), l’abitacolo della nuova Hyundai i20, particolarmente arioso e spazioso, è un posto piacevole dentro cui passare il proprio tempo.
Le novità però non si fermano al nuovo design degli esterni e degli interni ma proseguono sotto al cofano dell’auto: accanto al noto e collaudato mille-e-due a benzina aspirato da 84 cv, sulla nuova i20 debutta la nuova unità turbobenzina a tre cilindri da 1 litro di cilindrata: questo piccolo propulsore, oltre ad essere disponibile sia con 100 cv che con 120 cv, è dotato di un sistema di tipo mild-hybrid a 48 volt, utile per mantenere entro gli stringenti limiti europei le emissioni di CO2 della vettura. Se infatti questo sistema non influisce minimamente sulle prestazioni della vettura e il suo intervento (limitato alle fasi di accelerazione e nei transitori) è assolutamente impercettibile e il motore risulta brillante pur bruciando un piccolo quantitativo di benzina in meno, generando così una minor quantità di anidride carbonica la cui produzione è direttamente proporzionale alla quantità di benzina combusta. In questo modo si ottiene anche un lieve miglioramento alla voce consumi, con un risparmio di circa il 4% rispetto alla stessa unità senza il sistema mild-hybrid. Infine per la nuova i20 saranno disponibili tre trasmissioni, una manuale a 5 rapporti per il motore da 84 cv e due a 6 rapporti, manuale o automatica a doppia frizione per il piccolo 1.0 turbo mild hybrid.
Provata a fondo lungo le strade di Francoforte, sia in versione da 100 cv che da 120 cv, in entrambi i casi con cambio automatico, la nuova i20 ha dimostrato una maturità sorprendente risultando sicura di sé sulla strada e, specialmente con il motore più potente, capace di tenere medie velocistiche veramente interessanti, con il piccolo motore sempre pronto a riprendere e a lanciare l’auto in avanti.
Nel corso della prova abbiamo avuto modo di testare l’auto anche in percorsi turistici e siamo rimasti colpiti dal volante, molto – forse un po’ troppo – diretto e sensibile. Questa caratteristica, per quanto restituisca un feeling più sportivo e dinamico, richiede frequenticorrezioni sul volante: sicuramente si sente l’auto molto viva fra le dita ma, specialmente in percorsi cittadini o se ci si vuole rilassare, questo potrebbe risultare un po’ fastidioso. La cosa poi viene accentuata dal cambio automatico che non gioca allo stesso gioco del volante e, cercando una guida un po’ più sportiva, non collabora: in frenata in approccio di curva il sistema non scala, se non quando si ritorna sul gas in uscita, con il risultato che, mentre si cerca la spintaper uscire dalla curva, si deve aspettare che il cambio scali una (o più) marce per poi, finalmente, lanciare l’auto in avanti. Per quanto piacevole e sicura da guidare, la nuova i20 si trova un po’ a combattere con se stessa, con un volante dal piglio sportivo ed una gestione del cambio più attenta all’ambiente e al cercare di consumare il meno possibile – basta lasciare il gas mentre si va per attivare la funzione di “coasting”, con il motore che si spegne e l’auto che veleggia in folle -; cosa che, alla prova dei fatti, riduce notevolmente le velleità sportive di chi è al volante. Discorso diverso per il cambio manuale: in questo caso ci si trova per le mani un’auto che fa quel che dice il guidatore, magari meno comoda nel traffico ma sicuramente più soddisfacente nella guida “sbarazzina”.
Hyundai, scopri la gamma completa
Disponibile a partire da novembre 2020, la nuova i20 sarà disponibile in due diversi allestimenti, entrambi molto ricchi: si partirà dal connectline che propone di serie le luci diurne e di posizione a LED, sette ADAS, cerchi in lega da 16”, caricatore wireless per lo smartphone, sensori di parcheggio con telecamere al posteriore e cruscotto digitale, per arrivare all’allestimento BOSE, dotato non solo di un potente impianto stereo con subwoofer ma anche di cerchi in lega da 17”, il sistema di infotainment con schermo maggiorato a 10,25” e il sistema di luci d’ambiente. A questi due allestimenti possono infine essere aggiunti diversi pacchetti utili a rendere la nuova i20 veramente completa e accattivante. Tutto questo partirà da 16.950 € per la i20 1.2 84 cv per arrivare a 22.600€ per la 1.0 turbo mild hybrid da 100 cv in allestimento BOSE. Ancora non sono disponibili i prezzi per la versione da 120 cv.
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