ROMA – “La pressione dà e toglie. Infatti nel 2021 sarò un favorito, ma avrò già la tranquillità di aver vinto un titolo. Per competere in un Mondiale con il duo Marc Marquez-Honda dobbiamo migliorare la velocità della moto ed essere un po’ più competitivi, con più pole position e più vittorie. Abbiamo altri punti di forza come l’affidabilità, ma dobbiamo vincere più gare. Nel 2020 abbiamo sfruttato il 100% del nostro potenziale in gara, ma non in qualifica e dobbiamo migliorare nell’esplosività”. Il campione del mondo in MotoGP nel 2020, Joan Mir, guarda già al futuro e dopo la strepitosa e inaspettata vittoria iridata in sella alla sua Suzuki, punta già al 2021 con l’obiettivo di migliorare soprattutto in qualifica.
Nell’intervista concessa al Mundo Deportivo, il pilota spagnolo riavvolge il nastro della sua ancor breve carriera: “Sono le parole che avrei voluto leggere o sentire da tutta la vita. Ho fatto tanti sacrifici quando ero più giovane perché ho sempre preso le corse molto sul serio, ho sempre pensato che far festa non fosse compatibile con questo sport. Sono sempre stato molto concentrato sul percorso che credevo fosse l’unico possibile per arrivare a oggi. E sì, ho lasciato molte esperienze da parte: ricordo quando dovevo rifiutare l’invito al compleanno dei miei amici perché dovevo allenarmi. Ma ora a posteriori non mi manca nulla di quel periodo in realtà“.
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