Mini Vision Urbanaut è la risposta della Casa inglese alle tante domande su come potrebbe essere l’auto del futuro. La monovolume, concept car, è pensata per essere non solo un mezzo di trasporto ma anche e soprattutto un luogo dove lavorare e concentrarsi,rilassarsi, divertirsi e interagire con il mondo esterno. Uno spazio polinfuzionale dove le nuove tecnologie vengono sfruttate al massimo e i materiali sono scelti con responabilità. Mini va oltre l’auto elettrica, oltre la guida autonoma e ci porta direttamente nel futuro, rivoluzionando il concetto stesso di vettura.
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Osservando la Vision Urbanaut è facile pensare ai furgoncini, come il mitico Volkswagen Bulli, che il secolo scorso ebbero un vero e proprio boom in America e che diventarono compagni inseparabili di milioni di giovani. La concept car di Mini riprende quei concetti, trasferendoli nel ventunesimo secolo insieme a tanta tecnologia messa al servizio dell’essere umano. Destinato a essere sempre meno guidatore e sempre più passeggero e utente del veicolo.
Lo spazio interno della concept è infatti pensato più come un salotto di casa che come l’abitacolo di un auto. I sedili si affiancano ai divanetti e quando l’auto è ferma perfino il cruscotto si abbassa diventando un ulteriore spazio per sedersi. Al centro della Vision Urbanaut un tavolino, che racchiude i comandi per gestire le diverse “anime” del veicolo attraverso delle interfacce digitali. Mini ha lavorato per creare tre “momenti” di utilizzo del mezzo: Chill, per favorire la concentrazione e lavorare in tutta tranquillità, Wanderlust, per viaggiare guidando in prima persona o affidandosi ai sistemi di guida autonoma e Wibe, per interagire a pieno con il mondo fuori dall’auto. In quest’ultima modalità è possibile anche sollevare il parabrezza, creando un vero e proprio balcone che si affaccia sul mondo.
Le porte scorrevoli e le ampissime vetrature, sia laterali che sul tetto, garantiscono la massima luminosità e una totale immersione nell’ambiente esterno. L’idea seguita dai designer e dai progettisti di Mini è stata infatti non solo quella di creare un’auto per viaggiare, ma soprattutto offrire un luogo da vivere una volta giunti a destinazione. Sfruttando anche le numerose dotazioni per riprodurre playlist, podcast e audiolibri. I contenuti multimediali, così come tutti i servizi digitali, possono essere utilizzati da un cerchia di famigliari e amici, mentre un pianificatore di viaggio segnala i punti di interesse a seconda del profilo dell’utente. Tenendo conto anche dei suggerimenti della community Mini.
In primo piano anche la sostenibilità, concretizzata da Mini in un’auto totalmente priva di cromo e pelle. Una scelta responsabile dei materiali che si ritrova anche in alcuni elementi dal doppio uso (come il cruscotto che si trasforma in divanetto) e nel numero ridotto di componenti di cui è composta l’auto. Il materiale dominante all’interno per i rivestimenti è il tessuto a maglia, mentre il sughero è usato per il volante e porzioni del pavimento. Sotto, in modo da non sottrarre spazio all’abitacolo, trovano spazio le batterie e il powertrain 100% elettrico.
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Anche se la maggior parte dei suoi nuovi concetti è racchiusa nell’abitacolo, anche l’esterno della Vision Urbanaut riserva numerose sorprese. Il team Mini ha infatti integrato le più recenti tecnologie per rendere innovativa e sorprendente la concept anche fuori. A partire dall’illuminazione, realizzata con elementi a matrice dinamica e multicolore nascosti dietro una griglia. In questo modo, quando le luci sono spente i fari e i fanali sono completamente invisibili. Una volta accesi vanno a disegnare le tradizionali forme di Mini, con la possibilità di dare vita a veri e propri giochi di luci per interagire con il mondo esterno.
La comunicazione tra l’auto e il mondo esterno avviene anche attraverso le ruote, trasparenti e illuminate, con un colore che varia a seconda del “momento” che è stato selezionato dall’utente della Mini. Infine, per rendere ancora più personalizzato il design, è possibile apporre dei ciondoli come ricordo dei luoghi che si sono visitati con la Urbanaut. Il primo di questi è dedicato all’evento NEXTgen di BMW, nel cui ambito Mini ha svelato la sua concept.
“Stiamo portando il concetto di sostenibilità della prima Mini ulteriormente nel futuro con la Mini Vision Urbanaut, la nostra visione per un modello Mini spazioso e multifunzionale“ ha detto Oliver Heilmer, responsabile del design della Casa britannica. “La chiave di molti degli esempi più iconici di design è la semplicità – ha aggiunto Sir Paul Smith, designer della moda che per la seconda volta ha collaborato con Mini – in altre parole, si tratta di ciò che si omette, non di ciò che si aggiunge”.
“Siamo attratti gli uni dagli altri dalle nostre somiglianze, quindi ci ispiriamo e ci arricchiamo a vicenda attraverso le differenze tra il mondo della moda e l’industria automobilistica. Perché non c’è futuro senza sostenibilità” ha concluso ancora Heilmer.
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