Dopo l’approvazione della Camera, è arrivato anche l’ok del Senato. Adesso il decreto Milleproroghe è legge. Un percorso tortuoso, che ha portato alla definitiva approvazione dei 44 articoli presenti nel testo. Dando uno sguardo, si nota come molti riguardino la mobilità e gli automobilisti (direttamente e indirettamente). Ecco i punti salienti.
– Ecobonus. Per avere l’incentivo si abbassa la soglia massima di emissione di C02, 70 a 60 gr/km. Si allarga quello per la rottamazione aggiungendo le Euro 0 alle Euro 1, 2, 3, 4. Ricordiamo che l‘Ecobonus è per chi acquista una nuova auto e con un spesa massima di 61.000 euro IVA inclusa. Nello specifico 1.500 euro, con rottamazione fino a 2.500 euro per chi acquista con emissioni da 21 a 60 g/km . E 4.000 euro, con rottamazione fino a 6.000 euro per chi acquista una nuova auto emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km.
– RC Auto Familiare. Prevede l’estensione della classe di rischio più favorevole a tutti i veicoli posseduti dalla famiglia. Attenzione però: in caso di incidente con colpa e conseguente indennizzo di almeno 5.000 euro, il titolare de RC auto sarà penalizzato a un malus fino a 5 classi di merito.
– Bollo e noleggio. Il gettito della tassa torna interamente alle regioni. Quanto riguarda le auto noleggiate a lungo termine non è più di competenza del proprietario del veicolo, la società di noleggio, ma dell’utilizzatore. Il bollo in scadenza nei primi sei mesi del 2020 potranno essere versati entro il 31 luglio senza sanzioni e more.
– Monopattini. Sono equiparati alle biciclette per la circolazione, ma solo nei centri urbani. La potenza non dovrà essere superiore ai 500 W e potranno essere utilizzati solo su strade con limite a 50 km/h. Potranno essere guidati dai 14 anni, ma i minorenni avranno l’obbligo del casco. E tutti dovranno indossare il giubbotto riflettente 30 minuti dopo il tramonto e prima dell’alba. Obbligo dell’assicurazione per monopattini in sharing.
– I segway, monoruota e hoverboard potranno, nei comuni che hanno aderito, circolare nelle strade con limite di velocità di 30 chilometri orari.
– Autostrade. Previsto lo slittamento dell’aumento dei pedaggi da gennaio fino (al massimo) al 31 luglio. L’articolo 35 infatti che, nel caso in cui si decida di uscire dall’accordo con i gestori attuali, le tratte passino all’Anas. In caso di divorzio, il “rimborso” che spetterebbe ad Autostrade scenderebbe da 23 miliardi (sulla base della convenzione) a 7 miliardi di euro.
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