ISTANBUL – La Ferrari affonda a sorpresa al termine delle qualifiche del Gran Premio di Turchia di Formula 1. Sesta fila per Sebastian Vettel con la dodicesima posizione in griglia, in settima fila invece Charles Leclerc che dopo aver fatto vedere ottime cose nel weekend manca l’appuntamento più importante. Entrambe le vetture di Maranello eliminate a Q2 nelle qualifiche più strane dell’anno. Prima la lunga sospensione per maltempo, poi una lotta alla pole ai confini della realtà. A conquistarla, inaspettatamente, è un super Lance Stroll su Racing Point, capace di mettersi davanti all’uomo che ha dominato questo weekend fin qui, vale a dire Max Verstappen. Le Mercedes in grande difficoltà: Hamilton, che può vincere il titolo anche solo portando a casa sette punti in meno di Bottas è sesto, il compagno di scuderia nono.
Qualifiche da urlo a Istanbul su un circuito già complicato per via del pessimo asfalto posato pochi giorni fa e ancora troppo liscio e poco gommato. Ci si mette la pioggia ad aggiungere instabilità, e così a sette minuti dal termine del Q1 vengono sventolate la bandiere rosse e la sessione è sospesa. Alla ripartenza, Ferrari che convincono e si mettono ampiamente dentro ai primi quindici. La pista va asciugandosi e improvvisamente c’è il crollo delle due vetture di Maranello, che faticando a scaldare le gomme e non riescono a centrare l’accesso in Q3. La lotta alla pole è senza esclusione di colpi e come d’incanto vengono fuori le Racing Point: in Turchia, in sostanza, la Mercedes dell’anno scorso va meglio di quella del 2020 e la pole position se la prende Lance Stroll davanti a Max Verstappen che se la sentiva già in tasca. In seconda fila ecco Perez e Albon a dimostrare il dominio di queste due scuderie, seguono Ricciardo e un Lewis Hamilton apparso in balia degli eventi e per nulla focalizzato, ma allo stesso tempo conscio di essere a un passo dalla vittoria del Mondiale. Ocon settimo, nono Valtteri Bottas che non ha approfittato delle difficoltà del sei volte campione. Benissimo l’Alfa Romeo con Raikkonen ottavo in griglia e Antonio Giovinazzi a completare la top-10. Ci saranno però da valutare possibili penalità a pioggia (è il caso di dirlo) per via di una serie di bandiere gialle non rispettate: la direzione di gara sta analizzando i microsettori.
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