ROMA – “Sapevo che non sarebbe stata una gara semplice. Magny-Cours è sempre particolare, di conseguenza non sapevo cosa aspettarmi. Nel warmup ho faticato molto in uscita dalle curve, ma la moto aveva un buon assetto, infatti sono riuscito ad essere aggressivo“. Così Johnny Rea commenta il quarto posto in Gara 2 che non gli ha permesso di conquistare il sesto titolo mondiale di Superbike. “Quando ero dietro a Chaz – racconta il pilota della Kawasaki – avevo un angelo e un diavolo sulle mie spalle, da una parte volevo attaccare, dall’altra accontentarmi. Io mi sentivo molto bene con la moto nelle chicane, ma Chaz faceva la differenza in uscita dalle curve alla 5 e alla tredici. In ogni momento della gara ho sempre avuto la situazione sotto controllo per quanto riguarda i punti in ottica Mondiale. Sapevo infatti che un quarto posto non bastava per il titolo. Il mio obiettivo era arrivare tra i primi tre, ma purtroppo non è stato possibile“, ha aggiunto Rea. Sarà difficile per Redding rimontare in classifica: “Per certi versi è così. Il Mondiale è ancora aperto, ma Scott dovrà vincere tre gare per puntare al Mondiale, mentre a me bastano tre punti per il titolo. In MotoGp c’è una sola gara rispetto al format della Superbike”, ha concluso il campione iridato.
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