Fusione FCA-PSA, frenata per l'esame degli effetti nel settore LCV

Il processo di investigazione avviato dal commissario europeo alla Concorrenza sulla fusione tra FCA e PSA, notificata alle istituzioni europee lo scorso maggio, conosce una situazione di stallo. Un percorso di valutazione il cui avvio è stato comunicato il 17 giugno, con al centro la valutazione degli effetti della fusione sulla possibile riduzione della concorrenza nel settore dei veicoli commerciali leggeri, i van sotto le 3,5 tonnellate, dove la posizione dei singoli gruppi – FCA e PSA – sul mercato europeo è particolarmente forte.

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Nello specifico, i timori della Commissione vertono su 14 mercati specifici più il Regno Unito, mercati tra i quali figurano Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Ungheria, Belgio, Grecia, dove la fusione tra FCA e PSA in Stellantis potrebbe ridurre la concorrenza, in un settore già ritenuto di difficile accesso.

La Commissione cerca risposte

Lo stop alla procedura è stato attuato sulla base dell’articolo 11 c.3 del Regolamento 139/2004 in materia di Controllo delle concentrazioni tra imprese, ovvero, per mancata trasmissione delle informazioni richieste entro il termine stabilito. All’avvio dell’investigazione, la Commissione aveva indicato in 90 giorni il termine entro il quale sarebbe giunta una pronuncia sulla fusione, con una scadenza inizialmente fissata al 22 ottobre 2020 e slittata, adesso, a metà novembre.

FCA e PSA, le posizioni

All’avvio dell’esame degli effetti sul settore LCV, il commissario per la Concorrenza, Margrethe Vestager, commentava: “I van commerciali sono importanti per individui, PMI e grandi aziende quando si tratta di consegnare beni o fornire servizi ai clienti. Si tratta di un mercato in crescita e sempre più importante in un’economia digitale nella quale i consumatori privati si affidano più che mai sui servizi di consegna.

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Fiat Chrysler e Peugeot SA, con il loro ampio portfolio di marchi e modelli, hanno una forte posizione sui van commerciali in molti paesi europei.

Valuteremo attentamente se la proposta transazione influenzerà negativamente la concorrenza in questi mercati e garantiremo che un panorama di salutare concorrenza resti per tutti gli individui e i business che fanno affidamento sui veicoli commerciali per le loro attività”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori

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