ROMA – “Non credo che paragoni come questo aiutino“. Lo ha detto Sebastian Vettel, pilota della Ferrari, respingendo ancora una volta i paragoni con Michael Schumacher. Dalla prossima stagione Vettel correrà con la Aston Martin, l’attuale Racing Point motorizzata Mercedes. “Non si può paragonare la mia situazione a quella di Michael di allora” prosegue il pilota tedesco, che per anni è stato definito “Baby Schumi”, in un’intervista a Sport Bild. “In primo luogo, è stato un momento diverso. In secondo luogo, è una squadra diversa ma la cosa più importante è che Schumacher aveva un’età diversa quando è arrivato alla Mercedes e in precedenza si era preso una pausa di tre anni. Io sono nel bel mezzo di tutto e sto cambiando squadra”.
E sul passaggio in Aston Martin dalla prossima stagione ribadisce: “La trasparenza e la chiarezza erano ciò che contava per me. L’ambizione è necessaria e gli obiettivi sono necessari. Gli obiettivi di Lawrence Stroll sono allineati con i miei. Ha le idee chiare su cosa vuole ottenere e questo mi ha colpito molto. Ma è chiaro che non ci saranno subito grandi salti”. Infine Vettel ha chiarito di non essere “ancora coinvolto con la Racing Point né partecipo a nessun incontro per progettare la nuova vettura. Non mi è nemmeno permesso farlo. Sono ancora un dipendente della Ferrari”.
Un carico di entusiasmo e la consapevolezza di essere una squadra capace di giocare alla pari contro qualsiasi avversario. Con…
La Conad ritrova il sorriso al Bigi: vince 3-0 contro la Campi Reali Cantù e vola all’ottavo posto in classifica…
Non c’è una volta in cui non mi comporti con lui da padre orgoglioso che lo ha visto crescere. Sarà…
La Rinascita Volley Lagonegro è lieta di annunciare l’arrivo dell’argentino Waldo Kantor, che assume la guida tecnica della Prima Squadra.…
Continua il sogno della Romeo Sorrento, che conquista la sesta vittoria consecutiva , confermandosi leader del Girone Blu a punteggio…
21:40 Italia-Islanda: 41-42 Arriva il sorpasso degli azzurri, che si portano per la prima volta avanti nel match. L'Islanda però…