ePrix Messico, vince Evans

Ha fatto spalle larghe al via, verso curva 1, dalla prima fila accanto a Lotterer, Mitch Evans. Dal semaforo alla bandiera, padrone assoluto dell’ePrix di Città del Messico il neozelandese di Jaguar.

Domina, perché nei 45 minuti+1 giro costruisce un margine di vantaggio di oltre 5”, ne restano 4”2 all’arrivo su Antonio Felix Da Costa, 6”1 su Sebastien Buemi. Un distacco condizionato anche dalla safety car mandata in pista dopo 4 minuti, per il botto di Nico Mueller in curva 1, dritto contro le barriere. 5 minuti di neutralizzazione e 5 kWh di energia sottratti ai piloti.

Dalla seconda posizione, Evans ha uno spunto leggermente migliore di Lotterer e contende la staccata in curva 1: entrambi a ruote fumanti, si fa spazio il neozelandese e sposta appena la Porsche di Lotterer, quanto basta per girare davanti.

Porsche non concretizza

Gara da dimenticare per Porsche, con Lotterer ritirato a 29 minuti dal termine, causa contatto dell’anteriore destra con la monoposto di Nyck De Vries, mentre in lotta per la quinta posizione. In gara non c’è mai stato il passo per proporsi davvero come candidato alla vittoria, dopo la straordinaria pole. 

Bird da dimenticare

Se Evans fa corsa in solitaria e porta Jaguar al successo, il podio è conteso dalle Envision Virgin, dalla Nissan di Buemi e le due DS Techeetah. Si decide tutto negli ultimi 4 minuti, quando Bird, comodamente e con merito fino ad allora secondo e con margine su Da Costa, terzo, sbaglia in staccata di curva 3 e va lungo, contro le barriere. Ritiro per l’inglese, che getta alle ortiche un bel piazzamento.

Robin Frijns, seconda Envision con powertrain Audi, viene estromesso da giochi potenzialmente da podio da Nyck De Vries: l’olandese di Mercedes soffre un problema ai freni in staccata di curva 1, mentre è in bagarre con Da Costa ai meno 19 dall’arrivo.

Vandoorne a zero, Di Grassi rimonta

Un grave errore, nello stesso punto che è costato il podio a Bird, porta il leader di campionato, Stoffel Vandoorne, a perdere la quinta posizione. All’ultimo giro tocca le barriere e sprofonda in coda al gruppo. Chi, dalle retrovie, ha saputo recuperare è stato Lucas Di Grassi, da 16° a ottimo sesto, alle spalle di un altrettanto solido Alexander Sims. A punti vanno anche Rowland, settimo, seguito da Mortara, Calado e Wehrlein.

Le condizioni particolari dell’ePrix di Città del Messico, tra configurazione del tracciato e asfalto da impianto permanente, e l’impegno sul powertrain, premiano una Jaguar rivelatasi la più rapida e costante sul passo, tra prestazione in qualifica e rendimento in gara.

Prossima tappa del campionato di Formula E il 29 febbraio a Marrakesh.

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