Le feste di Natale sono alle porte e, tra i tanti dubbi che ancora permangono, il Governo si sta muovendo per proporre un nuovo dpcm, che con molta probabilità entrerà in vigore a partire dal prossimo 4 dicembre. Dai primi rumors si prevedono stop alle vacanze sulla neve, ma apertura totale tra regioni per riuscire a ricongiungersi con i propri cari.
Nuovo Dpcm: concessionari sempre aperti, quando serve l’autocertificazione?
Il Natale, come festa più sentita dagli italiani e importantissimo snodo per l’economia, costituisce un argomento di primaria importanza nell’agenda del Governo. Che deve decidere se e quanto allentare le misure di contenimento del Covid in occasione delle feste. Uno dei temi più rilevanti è quello che riguarda gli spostamenti, in auto e ai trasporti in generale. All’interno della maggioranza infatti si accende la discussione su quali viaggi consentire e all’interno di quali aree.
In attesa del nuovo Dpcm Natale specifico per il periodo delle feste, che dovrebbe entrare in vigore il 4 dicembre, sembra già certo il divieto assoluto di andare in vacanza sulla neve. Nonostante le proposte – e le proteste – delle regioni alpine, il Governo è intenzionato a non consentire l’apertura degli impianti sciistici. E non si esclude dunque la possibile proibizione di spostarsi per vacanze e svago (settimana bianca compresa), indipendentemente da quale sia la destinazione da raggiungere.
Si apre invece uno spiraglio per gli spostamenti finalizzati al ricongiungimento con la propria famiglia. Nel periodo natalizio ci si dovrebbe poter spostare tra le regioni, di qualsiasi fascia di colore, oltre che per motivi di lavoro o necessità, anche per andare a trovare i parenti, ma solo quelli più stretti, vale a dire genitori, figli e partner conviventi e per chi ha la residenza diversa dal domicilio. L’intenzione sarebbe quello di far scalare per le feste, le regioni rosse in arancioni e le arancioni in gialle, o di creare un’unica zona gialla nazionale con norme rafforzate per consentire a tutti di tornare a casa per Natale.
Determinante, da questo punto di vista, l’andamento della curva dei contagi, che al momento sembra aver imboccato una fase calante. “Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse. Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc”, ha detto ieri il premier Giuseppe Conte.
Sempre in tema di spostamenti potrebbero esserci novità anche per il coprifuoco nazionale serale. L’orario delle 22 potrebbe essere posticipato alle 23 durante le feste natalizie così che gli spostamenti consentiti guadagnerebbero un’ora in più. Precisamente un’ulteriore deroga riguarderebbe la serata della vigilia di Natale e di Capodanno, quella del 31 dicembre: in queste due serate il coprifuoco nazionale verrebbe spostato all’una di notte del giorno seguente.
Limitazioni che verrebero riviste anche per favorire lo shopping dei regali di Natale. L’intenzione è quella di venire incontro ai ristoranti, bar e pub, negozianti e ai consumatori specialmente delle zone rosse e dei centri commerciali chiusi in tutta Italia nel weekend. La chiusura di tutti i negozi, centri commerciali compresi, verrebbe autorizzata alle 21 o alle 22 con ingressi contigentati come anche nelle vie e piazze principali delle grandi città. “Bisogna consentire la tradizione a noi molto cara dei doni. È controproducente limitare gli orari dei negozi – ha detto Conte -. Cercheremo di consentire l’apertura fino a orari che ci permettano di evitare gli assembramenti”.
Modello autocertificazione, nuovo modulo: scarica
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