Dacia arriva da un anno 2019 decisamente positivo di vendite sia a livello europeo dove ha chiuso con oltre il 10% di crescita, sia a livello italiano con una crescita che ha superato il 36% con oltre 84.000 vetture vendute. Inoltre le novità per questo 2020 non mancano con la possibilità, post emergenza Coronavirus, di conquistare un discreto pubblico.
Abbiamo chiesto a responsabile delle pubbliche relazioni di Renault – Dacia Italia di parlarci di come stanno affrontando questa situazione e di Dacia che si presenta con una vettura elettrica. “Il nostro obiettivo in questo periodo di emergenza Covid-19, è di essere vicini ai nostri clienti e quindi essere sempre raggiungibili anche se in modo digitale. Anche i nostri concessionari hanno preso questa decisione e lavorano in smart working, ma hanno mantenuto aperte le officine perché per noi assicurare la mobilità è fondamentale, soprattutto per il personale medico ma anche per supportare le altre persone che sono costrette a lavorare in questo periodo per fornire assistenza e generi di prima necessità. La nostra campagna “#a casa per ripartire” è un altro modo per essere vicini ai nostri clienti. E’ possibile parlare attraverso una live chat con un concessionario, scegliere una nuova auto e bloccare l’offerta con una serie di vantaggi”.
La grande novità che doveva essere presentata al era la prima . “Per noi questa è una rivoluzione. Si parlava sempre del marchio Dacia abbinandolo al GPL, mentre Renault si prendeva l’elettrico, anche per differenziare le due offerte. Ora la rivoluzione a zero emissoini sta arrivando ovunque e quindi anche in Dacia. In questo caso uniamo due expertise, quella di Dacia e la qualità, la tecnologia Renault, con il miglior prezzo sul mercato. Stessi motori, stessa componentistica, tecnologia 4×4 su Duster e ora anche i dieci anni di esperienza sull’elettrico. Sarà la prima city car Dacia e la prima elettrica di Dacia: il Suv cittadino quattro posti e cinque porte più economico d’Europa. Si chiamerà Dacia Spring, la macchina che avremmo dovuto mostrare al Salone di Ginevra. E anche se è una show car praticamente, la veste, è quella quasi definitiva, e sarà in vendita nel 2021. L’ho guidata ed è veramente notevole come vettura nel suo comportamento su strada. Il design è molto simpatico, ha una maggiore altezza dal suolo perché è un Suv con dimensioni molto ridotte, perfetto per la città”.
L’annullamento del Salone di Ginevra ha costretto le Case auto a presentare in streaming le vetture, questa scelta pone anche il dubbio sulla validità di questi eventi fieristici spesso molto onerosi. “Oggi i Saloni più importanti sono quelli nei Paesi emergenti. Trovavo molto interessante la formula di Parco Valentino a Torino perché oltre all’esposizione demnocratica , l’accesso era gratis era in un parco e la gente veniva a passeggiare e scoprire i prodotti. La nuova formula dell’evento Milano Monza Open-Air Motor Show mi lascia qualche dubbio perché c’è un biglietto da pagare…”.
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