Aston Martin Valhalla, si cambia. Forse. Il progetto di supersportiva a motore posteriore centrale, ispirata alla Valkyrie ma pensata per essere molto più fruibile nella guida quotidiana, prosegue verso un debutto inizialmente prospettato al 2021.
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I modelli di stile sono un dato già consolidato, meno lo è la scelta del gruppo motopropulsore. Aston Martin ha avviato lo sviluppo di un sei cilindri a V, con doppio turbocompressore e una componente elettrica, un 3 litri anticipato nei mesi scorsi. Ecco, quel motore potrebbe essere accantonato per privilegiare un’unità Mercedes-AMG.
Tra Aston Martin e Mercedes il rapporto si è intensificato, in cambio di una partecipazione azionaria che arriverà a un massimo del 20%, Aston Martin avrà accesso alle tecnologie Mercedes per un controvalore di oltre 350 milioni di euro.
Un conferimento tecnologico in cambio di azioni definito in tre tranche e, con la prima, potrebbe rientrare un motore ibrido da installare sulla supersportiva Valhalla. Tobias Moers, nuovo a.d. Aston e nel recente passato a capo di Mercedes-AMG, si è detto possibilista. Al momento non sembra sia stata assunta una decisione definitiva, tale da essere annunciata.
Una V insolitamente larga, dalle prime immagini del progetto TM01, ha introdotto il V6 Aston Martin, per ingombri potrebbe essere rimpiazzato dal V8 Mercedes-AMG 4 litri prossimo a ricevere l’ibrido plug-in sulla GT 4 porte e accreditato di 800 cavalli. Quanto ai sei cilindri, la tecnologia Mercedes più recente ha introdotto i 3 litri in linea e non più a V.
Nei prossimi mesi si avrà un percorso più nitido sulle scelte tecniche Aston Martin, che indica i passi successivi alla supercar Valhalla e fissa al 2022 il lancio di una nuova Vanquish, anch’essa a motore posteriore centrale, per poi passare al suv DBX ibrido plug-in nel 2023. Entro il 2024 gli obiettivi sono di arrivare al 25% di vendite realizzate con Aston Martin elettrificate.
L’elettrico a batteria, che avrebbe dovuto vedere la luce tra 2021 e 2022 con la precedente proprietà – e non pochi dubbi di fattibilità vista la crisi che ha richiesto l’intervento del consorzio di investitori con Lawrence Stroll a capo – è rinviato al 2025-2026, nascerà su architettura Mercedes, per ovvie ragioni di costi e investimenti: più semplice attingere a una base tecnica all’avanguardia – l’architettura modulare specifica, Mercedes EVA, al debutto con EQS – che non lanciarsi in costosi e lunghi processi di sviluppo.
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Elettrico Aston Martin che Moers ha confermato non vedrà il marchio Lagonda in prima fila, come invece tratteggiava fino allo scorso anno l’ex a.d. Andy Palmer: sarà Aston Martin a firmare il progetto a batterie dei prossimi anni.
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