Nizza – Il Tour contraddice la sua storia, fatta di partenze lente e dense di tappe facili, e alla seconda tappa propone già tre colli duri. I primi due di prima categoria, la Colmiane e il Turini, infine il Col d’Eze, un seconda categoria arcigno. Chi avrà recuperato dalle botte della prima frazione dovrà quindi misurarsi con oltre 40 km di salita. Chi non avrà recuperato del tutto, soffrirà terribilmente. In special modo fra i tornanti della salita più simbolica, mitica, storica delle tre, il Col de Turini.Il Moloch delle Alpi MarittimeIl Col de Turini, dal versante di La Bollène-Vesubie, una delle quattro possibili vie di salita alla vetta, è lungo 15 km e sale con una pendenza media del 7.4%. Il Col de la Loze, riconosciuta quasi unanimemente come la salita più dura di questo Tour de France (sarà l’arrivo della tappa 17) sale al 7.8%, pochissimo di più. Il Turini si inerpica fino a quota 1607 metri. Dalla cima si vede il mare, ma è possibile spingere lo sguardo verso buona parte dell’arco alpino meridionale, soprattutto verso le Alpi Marittime che dividono il Mercantour dalle valli cuneesi.
Ciclismo
Perugia, 12 giugno 2025 Giovedì 19 giugno nessuno prenda impegni!!!! La Sir Sicoma Monini Perugia festeggia la conquista della Champions…
Remco Evenepoel cade nel finale della quinta tappa, ma conserva la maglia gialla di leader della classifica generale del Giro…
Si è conclusa, per le coppie azzurre, la seconda giornata di gare nel terzo Challenge del Beach Pro Tour 2025 in corso di svolgimento…
Giovedì 19 giugno la Sir Sicoma Monini Perugia festeggia la conquista della Champions League abbracciando tutta la città! È in…
Sognata, rincorsa, accarezzata e ora realtà. Dopo un campionato di vertice, dopo una prima fase play off positiva e una…
Proseguono secondo i tempi previsti i lavori di riqualificazione della Kioene Arena, la casa di Sonepar Padova. L’intervento, avviato lo…