Nizza – Il Tour contraddice la sua storia, fatta di partenze lente e dense di tappe facili, e alla seconda tappa propone già tre colli duri. I primi due di prima categoria, la Colmiane e il Turini, infine il Col d’Eze, un seconda categoria arcigno. Chi avrà recuperato dalle botte della prima frazione dovrà quindi misurarsi con oltre 40 km di salita. Chi non avrà recuperato del tutto, soffrirà terribilmente. In special modo fra i tornanti della salita più simbolica, mitica, storica delle tre, il Col de Turini.Il Moloch delle Alpi MarittimeIl Col de Turini, dal versante di La Bollène-Vesubie, una delle quattro possibili vie di salita alla vetta, è lungo 15 km e sale con una pendenza media del 7.4%. Il Col de la Loze, riconosciuta quasi unanimemente come la salita più dura di questo Tour de France (sarà l’arrivo della tappa 17) sale al 7.8%, pochissimo di più. Il Turini si inerpica fino a quota 1607 metri. Dalla cima si vede il mare, ma è possibile spingere lo sguardo verso buona parte dell’arco alpino meridionale, soprattutto verso le Alpi Marittime che dividono il Mercantour dalle valli cuneesi.
Ciclismo
Secondo collegiale per la Nazionale Maschile che tornerà al lavoro giovedì 22 maggio a Cavalese per un raduno che si…
Al Gran Premio di Monaco F1 2025 sarà obbligatoria la doppia sosta in gara. Attenti però ai furbetti e possibili…
Termina al 1° turno delle qualificazioni l'avventura di Fabio Fognini, 38 anni da compiere il prossimo 24 maggio, al Roland Garros:…
Dopo quelli abruzzesi e marchigiani, al Giro d'Italia si affrontano gli Appennini tosco-emiliani. La tappa numero 11 parte dal mare,…
Dopo la vittoria di Perugia e Conegliano nella Champions League, arriva un'altra bella notizia per il volley italiano: Francesca Piccinini…
Essere un allenatore non è un mestiere semplice; essere un’allenatrice donna lo è ancora meno. Lo sa bene Alessandra Campedelli,…