ROMA – “Erano solo vitamine”. Così Nairo Quintana, con un comunicato, si difende dalle accuse di doping mosse a suo carico dalla Procura di Marsiglia. “Vitamine non usuali e non familiari in Francia che hanno generato confusione negli agenti intervenuti nella mia camera a Mèribel”. “Io”, prosegue il comunicato, “ho la coscienza tranquilla e non mi sono mai dopato in tutta la mia carriera”. E poi: “Non ho mai contattato medici o personale esterno alla squadra”. Questo, almeno, non è vero: le due persone fermate, un medico colombiano e un kinesiterapeuta spagnolo, erano esterne ai quadri dell’Arkea-Samsic. Nei prossimi giorni Quintana, suo fratello Dayer e Winner Anacona verranno ascoltati ancora dagli inquirenti. Il giallo delle vitamine “inusuali” è appena iniziato.
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