Villafranca Tirrena – Anche Simon Pellaud si è iscritto al Giro, al suo unico Giro possibile, quello delle fughe. Anche quelle impossibili. Ieri ha piantato i suoi compagni di avventura sulla Portella Mandrazzi, si è avventato sulla ripida discesa, ha tenuto in scacco per un po’ il gruppo, ha vinto un traguardo volante, è stato ripreso a una ventina di chilometri dall’arrivo, ha sorriso alla telecamera, ha mimato un cuore e ha scartato e mangiato un cioccolatino. Con quel nome da lago valdostano, Pellaud non poteva passare inosservato, lui che ha un titolo unico nel suo genere, quello di “campione nazionale svizzero della montagna”, una sorta di campionato tra scalatori della Confederazione, e l’ha vinto lui, che non è uno scalatore e che nemmeno vive in Svizzera. E sì, perché Pellaud vive in Colombia. Per amore. Per molti mesi l’anno.
Ciclismo
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