ROMA – “Penso che la vita è la cosa più importante, però non bisogna fermarsi. Bisogna andare avanti convivendo con questa situazione cercando di limitare i danni. Se ci fermiamo siamo perduti perché perdiamo sponsor e introiti, senza dei quali non potremmo ripartire e finirebbe la pallacanestro”. Lo ha dichiarato Nando Gentile, uno dei playmaker più forti di sempre del basket italiano, intervistato da Massimiliano Graziani a Extratime, Radio1Rai. “Quanto conta il pubblico? Non dico il 100 per 100 ma quasi. Io vedo le partite e mi sembrano tutte amichevoli. Non c’è entusiasmo e non c’è chi ti trascina. C’è la voglia di vincere, ovviamente, ma il basket è uno sport nel quale il pubblico vive a contatto con i giocatori”.
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